IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI |
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Il turismo cubano registra perdite multimilionarie a causa dell’ostilità degli USA |
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28 settembre 2010 - Roberto Hernández www.granma.cu (pl) |
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Il turismo, uno dei locomotori dell’economia cubana, ha sofferto perdite multimilionarie nel 2009 a causa della persistente ostilità che per oltre mezzo secolo hanno mantenuto gli Stati Uniti, ha informato il Ministero degli Esteri.
L’impossibilità che hanno gli statunitensi di andare a Cuba, uno dei poli turistici internazionali più vicini al loro territorio, ha impedito al settore di ricevere quasi la metà degli ingressi che ha ottenuto regolarmente negli ultimi 10 anni.
Gli effetti del blocco sono stati valutati in un miliardo 108 milioni 900 mila dollari stando al Rapporto di Cuba sulla risoluzione 64/6 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU), che l’anno passato ha approvato – per la diciottesima volta – una condanna alla politica anti - cubana della Casa Bianca.
Tali perdite si dividono in un miliardo 30 milioni di dollari per introiti non ricevuti data la proibizione dei viaggi ai cittadini statunitensi a Cuba, come dice il documento che accompagnerà la votazione alla fine di ottobre del testo risolutivo.
Il calcolo parte dal principio che il 15% degli statunitensi che hanno viaggiato nei Caraibi nel 2009 avrebbero visitato Cuba se non fosse esistito un divieto al rispetto, escludendo quindi 1,58 milioni di turisti.
La nazione caraibica non ha ricevuto neppure 11,5 milioni di dollari per la proibizione a yacht e navi statunitensi di toccare i suoi porti e le sue marine.
Cuba ha anche sofferto perdite per 27 milioni 400 mila dollari per l’incremento delle spese per colpa di acquisti attraverso noleggi, prezzi, tasse, interessi più alti, maggiori inventari e immobilizzazione di risorse finanziarie, principalmente della Catena di Negozi Caracol. A ciò si aggiungono altri 40 milioni per le restrizioni nel commercio elettronico ed altre operazioni on-line.
Gli hotel cubani possono solo utilizzare il sistema Amadeus, uno dei quattro grandi Sistemi Globali di Distribuzione internazionali (GDS), perché gli altri (Sabre, Galileo e Worldspan) sono statunitensi.
Altri intermediari fornitori di servizi simili si inibiscono nel fare affari con le entità turistiche cubane perché hanno paura di mettere a rischio le proprie vendite negli Stati Uniti, ha aggiunto il testo che sarà consegnato nell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU).
D’accordo con lo studio, l’Isola ha perso 751 mila 363 milioni di dollari, calcolati a partire dalle 31 svalutazioni sofferte dalla moneta rispetto all’oro, per la politica applicata contro di essa dalle 11 amministrazioni statunitensi.
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