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Fidel nel 1960
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27 marzo 2010 - www.granma.cu
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La risposta del Comandante in Capo durante la sua partecipazione al programma di televisione "Telemundo Pregunta", del 28 marzo.
[...] dubitano che saremo democratici? Bene, allora io sfido costoro che dicono che non siamo democratici a dare le armi agli studenti, ai contadini, agli operai, ai settori umili del paese, che sono la maggioranza.
Qualcuno lo nega? Nessuno lo nega! Noi diamo qualcosa più del voto, gli diamo fucili, fucili come prova assoluta del loro appoggio, della loro fiducia, del fatto che si interpretano gli interessi della maggioranza.
Io sfido a farlo coloro che si chiamano democratici e che credono che non siamo democratici, semplicemente perchè compriamo fucili per i contadini, gli operai, i disoccupati, la gente umile del paese; e per dimostrare che sono democratici e che credono che la maggioranza li appoggia, che le diano dei fucili: questa è la prova suprema della democrazia, e per dimostrare che sono democratici che diano fucili a tutte le famiglie umili ed allora saremo veramente uguali, saremo tutti democratici. Quando il popolo ha i fucili, quando un governo da i fucili al popolo, questo governo si che è democratico e questa è la prova suprema [...]
[...] Come pensano di spaventarci con un esercito di professionisti?
Noi abbiamo tattica ed esperienza sufficienti nel popolo per affrontare gli eserciti di professionisti, gli eserciti di professionisti per noi non sono un problema. A noi quello che interessa è il popolo e questo è quello che sta insieme a noi per affrontare qualsiasi contingenza ed abbiamo una forza di combattimento che se la dovessimo pagare varrebbe 700 milioni di pesos ogni anno, perchè possiamo mobilitare mezzo milione di uomini, di cubani, a lottare!
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