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Il Partito Comunista

compie 85 anni

 

14 agosto 2010 - Ángel Rodríguez Álvarez www.granma.cu

 

Nei giorni 16 e  17 agosto del 1925 si svolse il congresso costitutivo del Partito Comunista di Cuba, il primo marxista-leninista del paese, nella casa situata in Calzada numero 81, nel Vedado della capitale.

 

Quel fatto fu il culmine di un processo ideologico la cui origine risale al XIX secolo, come risultato della difficile  situazione interna, principalmente con l’ascesa al potere di Gerardo Machado, nel maggio del 1925, ed importanti fatti internazionali, come la I Guerra Mondiale, la Rivoluzione d’ Ottobre, la messicana, ed altri eventi ed avvenne così in Cuba  il processo di radicalizzazione politico-sociale in fasce importanti della società.

 

La Rivoluzione d’Ottobre e la sua ripercussione diedero un colpo  demolitore alle idee dell’anarchia, tanto radicate  nelle masse popolari ed in quel senso, risorse il Gruppo  Socialista de L’Avana che era  praticamente inattivo da  anni.

 

Nel  luglio del 1922 con Carlos Baliño come presidente, il Gruppo svolse  un’assemblea nella  quale approvò  di rompere con la II Internazionale e decise di adottare i principi e la tattica marxista-leninista. Il gruppo, successivamente  si separó da questa organizzazione e fondò, il 18 di marzo del 1923, il Gruppo Comunista de L’Avana, al quale  s’incorporò allora  Julio Antonio Mella.

 

Il lavoro realizzato da questo Gruppo, al  quale s’unirono altri simili di Manzanillo, Media Luna, Palma Soriano, Guantánamo e San Antonio de los Baños, fece sì che, due anni e mezzo dopo, nel 1925, si fondò il Partito.

 

Al Congresso parteciparono allora i Gruppi  de L’Avana , San Antonio de los Baños, Guanabacoa e Manzanillo. Il numero dei partecipanti, includendo gli invitati, non giungeva  a 20.

 

Il Congresso adottò un programma di rivendicazioni per la classe operaia: la lotta per le otto ore di lavoro nelle fabbriche di zucchero, la proibizione di pagare i lavoratori dello zucchero in buoni, la diminuzione degli affitti  ai contadini ed ai coloni , l’urbanizzazione dei villaggi operai nella fabbriche  di zucchero, il passaggio pubblico per tutte le vie di comunicazione, la riduzione delle imposte indirette e della progressione sul capitale ed  i guadagni e la nazionalizzazione dei servizi pubblici, tra l’altro.

 

Un altro accordo importante fu l’affiliazione del Partito alla Internazionale Comunista fondata da Lenin nel 1910.

 

Fu  eletto il Comitato Centrale di nove membri effettivi, che furono: José Miguel Pérez, come segretario generale; Julio Antonio Mella, Carlos Baliño, José Peña Vilaboa, Alejandro Barreiro, Venancio Rodríguez, Miguel Valdés, Rafael Saínz e Yotshka Greinberg. Inoltre scelsero quattro supplenti.

 

L’evento termino il17 agosto alle  diciannove.

 

Il Comandante in Capo Fidel Castro, nel 50º  anniversario del Partito Comunista di Cuba, disse:  “Questo  Partito sorse già con una chiara concezione marxista-leninista in tutte le questioni fondamentali Ricevette il bagaglio e l’eredità del movimento comunista internazionale e soprattutto della Rivoluzione d’Ottobre. 

 

Era un pugno d’uomini  che avevano le idee molto chiare su quello che dev’essere un partito marxista-leninista, con una strategia marxista-leninista, una tattica marxista-leninista ed un’interpretazione dei problemi sociali e politici marxista-leninista”.