Caballete de Casas, un faro di storia nell’Escambray |
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9 aprile 2010 - Miguel Ángel Valdés Lizano www.granma.cu
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Le storie dei guerriglieri in questo mare verde dell’Escambray, una parte della Cordigliera Guamuhaya, appaiono come quelle delle pergamene nelle bottiglie. E soprattutto Caballete de Casas, punto culminante della zona, che evoca la presenza del Guerrigliero Eroico, Ernesto Che Guevara, come chi espande la sua gloria di fronte al resto del paesaggio.
Questo luogo accolse nel 1958 il Quartiere Generale della Colonna N. 8, Ciro Redondo, con l’obiettivo di garantire il successo dell’ultima tappa insurrezionale, nella regione centrale dell’Isola, in quei momenti decisivi per abbattere la tirannia di Fulgencio Batista.
Dopo una ricostruzione totale, l’insieme delle installazioni utilizzate dai ribelli oggi fa parte del gruppo di opere nominate per il Premio Nazionale di Conservazione e Restauro, auspicato ogni anno dal Consiglio Nazionale del Patrimonio. Qui ancora si mescolano realtà e leggenda nell’immaginario collettivo dei montanari, quando si evoca il passaggio dei rivoluzionari a Caballete de Casas, Monumento Nazionale dal 1981.
Guardando il paesaggio, Bárbaro Pérez Colina, storiografo di Fomento, ricorda l’importanza strategica del luogo dove rimasero le truppe del Che sino a che si definì la guerra, a differenza di quelle della Colonna di Camilo, che avevano l’ordine di continuare l’invasione sino a Pinar del Río.
Colina racconto che molti abitanti del luogo ricordano storie come quella del contadino il cui nome si è dissolto nel tempo, il cui gesto resterà per sempre nella tradizione popolare, come dimostrazione di simpatia degli abitanti per il Guerrigliero Eroico nei giorni difficili dell’assedio degli sbirri della dittatura.
Narra lo storiografo che quel contadino andò con un sacco d’arance sino al Quartier Generale, a 755 metri d’altezza e nè il timore delle guardie rurali, né la fatica, né il fango dei sentieri lo fermarono, perché voleva offrire il suo regalo al leader ribelle.
Caballete si deve ricordare anche, affermano le fonti bibliografiche, come il luogo dove sorse una scuola di guerriglia e dove si stampava il giornale “Il miliziano”, organo del Movimento 26 di Luglio, l’organizzazione guidata da Fidel Castro per conquistare la vittoria rivoluzionaria.
Oltre ad essere uno scenario per la pianificazione di azioni militari decisive, nel luogo c’era anche la trasmittente di Radio Rebelde!
Caballete de Casas è stato un punto di pellegrinaggio per varie generazioni, dice Bárbaro Pérez, ed è stato visitato anche dai familiari del Che, al principio della Rivoluzione.
Il restauro è stato un grande sforzo, per preservare la memoria collettiva nonostante la difficile ubicazione del Quartiere Generale.
I lavori sono stati eseguiti dall’Unità Territoriale di Flora e Fauba con la partecipazione di una ditta specializzata nelle costruzioni rustiche per il turismo ed Ernesto Pino, uno dei contadini che collaborava con il Che ha fatto il consulente per lo sviluppo dell’esecuzione.
Con la nomina del Quartiere Generale a Caballete de Casas, la gestione del Patrimonio a Sancti Spíritus mette in evidenza quello che si può fare nonostante le limitazioni, con la volontà e lo spirito creativo, per proteggere ogni pezzetto di leggenda. |
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