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Cuba favorisce le azioni per

combattere il cambio climatico

 

15.10.10 - V.Collazo www.granma.cu (pl)

 

Cuba ha intrapreso molteplici azioni per combattere il cambio climatico a partire dai suoi stessi finanziamenti, ha assicurato un esperto del Ministro di Scienza, Tecnologia e Medioambiente (CITMA).

 

Omar Rivero, specialista del citato organismo, ha evidenziato che tutte le strategie utilizzate nella Rivoluzione Energetica, nella quale si sono sostituiti équipe elettrodomestici e luci con altri più efficienti, hanno ridotto le emissioni di gas a effetto serra nell’atmosfera.

 

In dichiarazioni a Prensa Latina, l’esperto ha sottolineato che con lo stesso obiettivo, l’Isola sta portando a termine due progetti di meccanismi di sviluppo pulito (MDL), di grande importanza e ne sta disegnando altri, nove dei quali saranno presentati nell’importante riunione.

 

Si tratta di una serie di alternative che ha la nazione per ridurre gas inquinanti, ma non si possono eseguire perché mancano le tecnologie ed i mezzi economici richiesti, ha spiegato Rivero, che partecipa nel V Forum Latinoamericano del Carbonio.

 

Questo Forum è un contesto appropriato per la loro presentazione, discussione e per cercare un controparte per la loro esecuzione, ha spiegato.

 

Di fronte ad una domanda su quello che si aspetta, in quanto specialista, dalla Conferenza Climatica di Cancún, che si celebrerà in dicembre, Rivero segnala che non spera in grandi progressi, né nella possibilità che si raggiunga un accordo globale.

 

Ha ricordato che nel 2012 chiude il primo periodo di compromesso di tempo a disposizione dei paesi industrializzati per compiere le mete del Protocollo di Kyoto di ridurre in un 5,2% le emissioni di gas nell’atmosfera.

 

Eppure in pochi compiranno l’accordo e non è realistica la possibilità di raggiungerne un altro. Ciò che potrebbe avvenire, è la costruzione di un fondo internazionale per il trasferimento di tecnologia, cosa che è sul punto di realizzarsi.

 

Esiste anche la possibilità di creare fondi per l’adattamento dei paesi al cambio climatico. Ma c’è da aspettare, ha concluso.