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Oltre 13mila case costruite

fino a giugno a Cuba 

 

07.09.10 - Grete Cruz Torres www.granma.cu

 

A dispetto degli effetti della crisi economica e finanziaria internazionale su Cuba, durante il primo semestre dell’anno si sono edificate nel paese 13351 abitazioni per un 98% del compimento.

 

Tali immobili spettano a organismi della Difesa, a lavoratori della salute, a sfollati, vittime degli uragani e a affiliati dei movimenti operai e sindacati, al cosiddetto fondo statale e a chi ha costruito con il proprio sforzo, in quanto il piano annuale ascende a 32mila case.

 

Stando al sito web dell’Ufficio Nazionale di Statistiche, si trovano in esecuzione 69716 abitazioni, 50mila delle quali in una fase di strutturazione e terminazione, e alla ricerca del miglioramento in quasi tutti i territori si adottano misure organizzative, di assicurazione, distribuzione e trasporto delle risorse.

 

A luglio, nella sessione ordinaria del Parlamento cubano, in particolar modo nella Commissione Permanente dell’Industria e delle Costruzioni, l’Istituto Nazionale dell’Abitazione ha presentato un rapporto che menziona i ministeri della Costruzione, dello Zucchero e dell’Agricoltura come quelli che hanno concluso più immobili nel semestre.

 

Pero viste le restrizioni materiali e finanziarie, esiste un fondo di case in esecuzione paralizzato che ascende a 130813 abitazioni che si terranno in conto per il programma previsto nel 2011.

 

Al rispetto, vari deputati hanno messo in guardia circa la necessità di donare maggiore dinamicità  all’impegno, e in particolare hanno criticato le differenze di carattere soggettivo che dilatano l’avanzamento dei lavori, come la qualità celle opere, la consegna o la vendita tempestiva dei materiali di costruzione alla popolazione, e le lungaggini della burocrazia.

 

Durante i primi sei mesi dell’anno si è comprovata favorevolmente la conservazione e riabilitazione di immobili con un’attenzione particolare alle condizioni critiche degli edifici, problematica che è presente nella capitale nel 56% dei casi, ha informato ai parlamentari l’Istituto Nazionale delle Abitazioni.