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Istruzione Oggi più di due milioni di cubani nelle aule |
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7 settembre 2010 - Fidel Rendón Matienzo www.granma.cu
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Con una matricola preliminare che supera i 2100000 alunni, Cuba inizia oggi il corso scolare 2010-2011, durante il quale oltre alla qualità dell’insegnamento, si darà una priorità alla cultura e all’efficienza economica.
La preparazione di questo nuovo periodo è stata intensa e non solo in questi ultimi giorni, ma da mesi, soprattutto in quelle scuole che richiedevano lavori di manutenzione o riparazioni, mentre si preparava la base materiale di studio.
In mezzo a forti limiti economici che obbligano a misure come la creazione dei detti “centri misti”, dove andranno alunni di diverse discipline, il paese imposta un corso scolastico di maggior esigenza, di rigore nelle valutazioni e con un solido lavoro politico-ideologico.
In una recente dichiarazione per la stampa, Ena Elsa Velásquez Cobiella, ministra d’Educazione, ha precisato che sono 280000 gli insegnanti, molto ben preparati, per sviluppare il lavoro docente educativo con la qualità che ci si aspetta e che inoltre si rafforzerà la cultura economica, premessa per il risparmio dei portatori energetici, le risorse materiali, finanziarie ed umane.
Le autorità del settore della provincia hanno detto che in questo corso si riduce il numero degli studenti interni da 22800 a 47000, partendo dalla decisione che i ragazzi delle medie e del ginnasio della capitale studieranno nei centri cittadini.
Santiago di Cuba a sua volta comincia la tappa della scuola con più di 8000 alunni interni in meno, misura che permetterà un risparmio notevole di combustibile e risorse materiali per il processo docente-educativo ed un uso razionale delle installazioni e del personale.
La ministra del MINED ha sottolineato che nonostante queste trasformazioni, s’incrementerà l’educazione al lavoro degli scolari come via per lo sviluppo della coscienza dei produttori, sulla base del principio pedagogico dello studio-lavoro
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