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Cultura

Abel Prieto espone le sfide e le

priorità della cultura cubana

 

25 marzo 2010 - Eugenio Pérez Almarales www.granma.cu

 

Abel Prieto Jiménez, Ministro della Cultura, ha evidenziato tra le sfide che la Rivoluzione deve affrontare, la preservazione della memoria culturale della patria, la diffusione della sua storia e lo stimolo alla creatività “per non farci vincere dalle difficoltà di carattere materiale”.

 

Il membro del Burò Politico del Partito ha conversato con gli artisti della provincia su come consolidare gli spazi per il pensiero ed il dibattito culturale, con la partecipazione di intellettuali di ogni località, per contribuire ad avviare il lavoro delle istituzioni competenti.

 

“Uno de temi essenziali è quello delle tradizioni locali, che non devono essere distorte, e devono rimanere patrimonio vivo, non archeologico”, ha spiegato.

 

Ha aggiunto che è necessario influire di più dal punto di vista culturale nella formazione delle giovani generazioni, nell’impiego proficuo del tempo libero, specialmente nel passaggio degli studenti dalla periferia ai centri urbani.

 

È molto importante – ha continuato il Ministro – che a Cuba circoli il buon cinema, ed ha incitato a riaprire i cine-forum, annunciando che presto le biblioteche disporranno dei 100 migliori film selezionati da una giuria di esperti, che saranno gratuitamente a disposizione della popolazione.

 

“In un momento di grande tensione economica come questo, dobbiamo essere molto selettivi quando approviamo certi progetti ai quali non può venir meno l’appoggio, perché sono decisivi per la cultura nazionale o locale”, ha insistito.

 

Ha poi elogiato Granma per la spiccata vocazione del lavoro culturale, “lavorano senza aspettare le condizioni materiali idonee; il territorio è caratterizzato dal lavoro di squadra, e si vede la cultura come un tutto, come un qualcosa che ha a che vedere con la gente e la sua crescita spirituale”.

 

Assieme a Luís Virelles, Primo Segretario del Partito nella provincia, il Ministro ha inaugurato la fabbrica di organi di Manzanillo, che si dedicherà fino a dicembre a riparare gli strumenti del territorio, e poi comincerà a confezionarne di altri per le zone della Sierra Maestra.

 

Abel ha giudicato stimolante il lavoro dell’UNEAC, dell’Associazione Hermanos Saíz e delle istituzioni del sistema del Ministero della Cultura nella provincia.

 

La visita di due giorni ha incluso il passaggio per il litorale manzanillero, all’esposizione permanente di sculture di marmo elaborate durante l’evento Rita Longa ed una visita alla Casa della Trova della città di Guacanayabo, scenario della nascita del Movimento della Nuova Trova.