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Fondo di lotta contro l’HIV

 

elimina restrizioni a Cuba

 2 novembre 2010 - www.granma.cu (pl)

Il direttore esecutivo del Fondo Mondiale della Lotta contro l’HIV, la Tubercolosi e la Malaria, Michel Kazatchkine, ha annunciato l’eliminazione delle restrizioni dell’organizzazione rispetto a Cuba.

 

La nostra priorità è di notificare l’eliminazione di una serie di restrizioni che da vari anni la comunità internazionale ha imposto a una decina di paesi, tra i quali Cuba, ha affermato Kazatchkine in un’intervista con il giornale Juventud Rebelde.

 

“Dopo aver constatato il lavoro che si realizza qui in materia di prevenzione e attenzione alle persone contagiate e alla popolazione in generale, è un piacere annunciare personalmente l’eliminazione di tali proibizioni” ha affermato l’ospite.

 

Così, ha aggiunto, potranno meglio approfittare delle risorse stabilite per la nazione caraibica dal Fondo, conformato da Governi, società civile di 144 paesi, settore privato e le comunità danneggiate.

 

Kazatchkine ha elogiato i risultati di Cuba, che presenta il minor numero di casi di HIV nella regione dei Caraibi, e figura tra i 22 paesi del mondo meno interessati da questo virus.

 

Durante la sua visita il dirigente ha previsto di intercambiare le sue esperienze con esperti cubani e visitare i centri principali immersi nei progetti di prevenzione.

 

Parlando degli obiettivi del Fondo, che cerca un nuovo tipo di collaborazione tra istituzioni per finanziare i programmi di salute, Kazatchkine ha segnalato che sono stati distribuiti circa due miliardi di preservativi nei paesi poveri per combattere la malattia.

 

Ha anche detto che vede risultati incoraggianti nella ricerca di un vaccino contro l’HIV, anche se ha chiarito che il Fondo Mondiale non finanzia ricerche di tale tipo, ma che si concentra più sul trattamento di persone infette.

 

Studi dell’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) citati dal giornale riportano che nel mondo ci sarebbero 33 milioni di persone contagiate, e che sono nel 2008 ne sono morte 2 milioni.