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Cuba modello di lotta contro

gli incidenti nell’infanzia

 4 novembre 2010 - H.Garcia www.granma.cu (jr)

Cuba è un modello sotto molti punti di vista per quanto riguarda l’applicazione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, soprattutto nella lotta da parte degli organismi statali, il Governo, la Polizia Nazionale Rivoluzionaria, le organizzazioni di massa, la scuola e la famiglia contro gli incidenti, ha affermato José Ortiz Bru, rappresentante del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF).

 

Dico sempre che i bambini non imparano da quello che si dice loro, ma da quello che vedono, per questo vogliamo lavorare di più nell’ambito familiare, per insegnare ai grandi, ha affermato Ortiz Bru nella chiusura della Giornata Nazionale di Transito, celebrata nel teatro Velasco di Matanzas.

 

Cuba è uno dei paesi migliori al mondo per lo sviluppo sociale e i programmi di Sanità ed Educazione hanno generato una qualità della vita a livelli altissimi, tuttavia, così come per i paesi sviluppati, la principale causa dei mortalità infantile è costituita dagli incidenti, ha valutato l’esperto dell’UNICEF.

 

Il colonnello Iván Rodríguez, primo secondo capo della Polizia Nazionale Rivoluzionaria, ha precisato che il nuovo Codice Stradale entrerà in vigore nel marzo del 2011, commentando anche la necessità di rafforzare i programmi di prevenzione di incidenti.

 

L’ufficiale ha menzionato che il decennio 2011-2020 è stato dichiarato dall’ONU come decennio di azione di sicurezza stradale, dopo le elevate morti causate da incidenti nel mondo.

 

Omar Ruiz, primo segretario del Partito a Matanzas, e César Ignacio Arocha, ministro dei Trasporti, hanno riconosciuto il lavoro delle province di de Guantánamo, Camagüey, Ciego de Ávila, Villa Clara, Cienfuegos, Sancti Spíritus e Città dell’Avana in tali indici.

 

Il primo tenente Eddy Estévez, secondo capo dell’Unità Provinciale di Transito, ha spiegato che a Matanzas viene consegnato per la seconda volta consecutiva la sede dell’atto nazionale.