Cuba ha deplorato gli attacchi contro i paesi del Sud |
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21 settembre 2010 - www.granma.cu |
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Cuba ha deplorato gli attacchi di alcuni paesi industrializzati contro il Sud ed ha manifestato la sua condanna per il ritorno delle pratiche di disuguaglianza nel Consiglio dei Diritti Umani (CDU) delle Nazioni Unite, ha informato Prensa Latina da Ginevra.
Parlando del tema quattro: Le situazioni che richiedono l’attenzione del Consiglio, l’ambasciatore cubano a Ginevra, Rodolfo Reyes, ha lamentato che in nessuno degli interventi si sia sentita un’autocritica.
Reyes ha sottolineato che non si apprezzano segnali sulle flagranti violazioni dei diritti umani che si commettono soprattutto dove sono presenti forze militari responsabili di torture, esecuzioni extra giudiziarie e assassinii indiscriminati.
“Non ascoltiamo un solo riferimento sui crimini di lesa umanità posti allo scoperto in wikileaks", ha detto ed ha aggiunto che non ci sono nemmeno stati riferimenti per i voli segreti della CIA e tanto meno per la vergognosa permanenza del campo di concentramento di Guantanamo, territorio illegalmente occupato, che dev’essere restituito a Cuba.
“Questi paesi disprezzano l’impegno d’eliminare le doppie facciate e la politicizzazione assunta stabilendosi in questo Consiglio ed anche peggio, si conferma che non è mai stata genuina la loro retorica di un nuovo inizio e del rispetto del dialogo e la cooperazione”, ha detto ancora.
Il diplomatico ha ricordato che il 12 settembre scorso si sono computi 12 anni di ingiusta reclusione nelle carceri nordamericane, di Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero, Fernando González e René González (i Cinque).
“Dal loro arresto e nel lungo e manipolato processo giudiziario nel quale sono state imposte condanne smisurate, questi Cinque cubani combattenti contro il terrorismo hanno affrontato ostacoli per esercitare i loro diritti e sono stati sottoposti a crudeli maltrattamenti”, ha sottolineato Reyes.
Il delegato cubano Resfel Pino, nell’esercizio della replica del dibattito generale del tema quattro, ha posto l’accento sugli interventi di certi paesi occidentali nella presentazione di liste di nazioni dove “presumono”, si violano i diritti umani.
"Nè gli Stati Uniti, nè la Svezia, nè la Repubblica Ceca hanno l’autorità morale per parlare o giudicare Cuba in materia di diritti umani”, ha detto con forza.
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