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Cuba eletta vicepresidente in

una conferenza sulla donna

15 luglio 2010 - www.granma.cu (ain)

Cuba è stata eletta in Brasile per l’incarico della vicepresidenza nell’undicesima Conferenza Regionale sulla Donna dell’America Latina e dei Caraibi, evento nel quale si analizza la problematica delle donne e dell’uguaglianza di genere.

 

Nell’inaugurazione della riunione, che sessione nell’hotel Golden Tulip, Celso Amorim, Ministro degli Esteri brasiliano, ha appuntato che i Governi sono i responsabili della promozione di politiche pubbliche per l’avanzo delle donne e la loro partecipazione politica, economica e sociale, informa Prensa Latina.

 

Ha affermato che a 15 anni dalla Quarta Conferenza Mondiale sulla Donna – effettuata in Cina nel 1955 – risulta necessario fare un passo oltre verso il loro giusto riconoscimento, il quale, ha ricordato, è stato consacrato dalla comunità internazionale come un obiettivo strategico per lo sviluppo.

 

A Cuba – considerata un paradigma sul tema nell’emisfero – a partire dal trionfo rivoluzionario nel gennaio del 1959, la realtà della donna è stata sottoposta ad una serie di cambi permettendole di assumere ruoli tradizionalmente assegnati ed assunti dagli uomini nell’ambito politico, sociale, educativo e lavorativo.

 

L’Isola fu il primo a paese a firmare la Convenzione sull’Eliminazione di Tutte le Forme di Discriminazione contro la Donna e il secondo a ratificarla.

 

Alla Conferenza, che si concluderà venerdì con l’approvazione del cosiddetto Consenso di Brasilia, partecipano più di 800 delegati di 33 nazioni della CEPAL e di un centinaio di organizzazioni non governative del mondo intero.

 

La presidenza dell’evento è a carico del Brasile, mentre le delegazioni di Antigua y Barbuda, Barbados, Argentina, Cile, Costa Rica, Ecuador, El Salvador, Spagna, Giamaica, Panama, Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana, Trinidad e Tobago, Uruguay e Venezuela accompagnano Cuba nella vicepresidenza.