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Gli attivisti reclusi in Danimarca:
 
“Ci trattano come cani”

 

6 gennaio 2010 - www.granma.cu

 

Il direttore della sezione spagnola di Greenpeace, Juan López de Uralde, detenuto in Danimarca dalla metŕ di dicembre con altri tre responsabili dell’organizzazione, ha denunciato che: “Siamo umiliati e trattati come cani”, durante una visita di sua moglie nella prigione dove sono reclusi, ha informato il quotidiano El Mundo.

 

La polizia della Danimarca ha represso brutalmente i manifestante durante il Vertice sul Cambio Climatico a Copenaghen

 

Assieme ad Uralde, sono reclusi nella prigione Vestre Faengsel, l’attivista norvegese Nora Christiansen, lo svizzero Christian Schmutz ed il responsabile internazionale della campagna di energia e cambio climatico di Greenpeace, l’olandese Joris Thijssen, tutti in regime d’isolamento ed inattesa di giudizio per il 7 gennaio ’10.

 

AFP ha informato che la visita familiare si č svolta con forti misure di sicurezza, alla presenza di un controllore della polizia e del console spagnolo a Copenaghen, come ha indicato Greenpeace in un comunicato.

 

L’organismo istituzionale ha anche denunciato che questi attivisti sono stati mescolati a prigionieri comuni.

 

Sino ad ora si sa che i tre responsabili sono stati detenuti per essere entrati senza avvisare il servizio di sicurezza, nel Palazzo di Christiansborg, dove dovevano cenare  i cento e piů Capi di Stato e di Governo che partecipavano al Vertice sul Cambio Climatico a Copenaghen.