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Cuba ha denunciato in sede
ONU gli Stati Uniti e Israele |
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30 novembre 2010 - www.granma.cu (pl)
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Cuba ha denunciato la doppia morale, la minaccia e l'uso del veto da parte degli Stati Uniti nel Consiglio di Sicurezza come fattori che impediscono di dare una vera soluzione della questione palestinese.
Inoltre è stata sottolineata l'impunità d’Israele al proposito, possibile solo grazie alla protezione data dal governo nordamericano, ed alle consegne di risorse finanziarie e di armi per sostenere la sua politica aggressiva.
La posizione dell'Isola delle Antille è stata esposta dal rappresentante permanente di Cuba presso la ONU, Pedro Nuñez Mosquera, che ha parlato nel plenario dell'Assemblea Generale, durante una sessione dedicata all’analisi della questione palestinese.
“Il Consiglio di Sicurezza non può analizzare con serietà la questione palestinese, per l'applicazione di una doppia morale e per l'esercizio o la minaccia di veto da parte di uno dei membri permanenti: gli Stati Uniti”, ha sottolineato il diplomatico cubano, che ha confermato l’impegno cubano negli sforzi per risolvere questo problema in tutti i suoi aspetti, senza escludere una soluzione giusta della difficile situazione dei rifugiati palestinesi.
Nuñez Mosquera ha denunciato la continuata ed illegale occupazione dei territori da parte di Israele, che sono il principale ostacolo per la realizzazione di una pace giusta, duratura ed ampia in tutta la regione.
Il diplomatico cubano ha anche ricordato l’illegittima continuazione della costruzione di insediamenti israeliani nei territori occupati ed ha sottolineato che si tratta di azioni indirizzate a modificare la composizione demografica, il carattere e la natura delle terre palestinesi, facendo un’annessione di fatto.
“Non dobbiamo riposare sino a quando il popolo palestinese non potrà esercitare i suoi diritti inalienabili, compreso quello di libera determinazione e sovranità in un Stato indipendente, con le frontiere stabilite nel 1967 e con Gerusalemme orientale come capitale”, ha concluso.
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