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Cuba chiede risposte alle sfide dei paesi insulari |
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21 luglio 2010 - www.granma.cu
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Cuba ha ieri ribadito la necessità di una volontà politica dei paesi sviluppati per rispondere alle crescenti sfide che affrontano i Piccoli Stati Insulari, ha riportato PL.
L’Ambasciatore Rodolfo Benítez, rappresentante alterno di Cuba nell’ONU, è intervenuto martedì nel Consiglio Economico e Sociale nel panel “Opportunità per i Piccoli Stati Insulari in Via di Sviluppo”.
Ha ricordato una serie di eventi realizzati negli ultimi 15 anni per esaminare le sfide e le mete che dovevano essere assunte per appoggiare lo sviluppo sostenibile di quei paesi, in particolare il Programma di Azione di Barbados.
Il diplomatico ha citato le Riflessioni del leader della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro Ruz, che ha recentemente detto che il mondo vive tra due tragedie, quella della guerra e quella ambientale.
Paradossalmente, ha sottolineato, l’essere umano è l’unica specie che distrugge il suo proprio habitat e nel processo, si condanna a scomparire.
Le sfide che oggi ci impongono i fenomeni naturali quali i cicloni, le siccità, le eruzioni vulcaniche, i terremoti e l’innalzamento del livello del mare a causa del disgelo, collocano i Piccoli Stati Insulari in Via di Sviluppo di fronte al pericolo di essere i primi a scomparire.
Questo, ha puntualizzato, si deve al comportamento incosciente della specie umana. Il cambio climatico è il più serio ed urgente problema che affronta l’umanità, ha segnalato.
Benítez ha giudicato il Summit che avrà luogo a Cancún, Messico, in dicembre, di vitale importanza.
Aspiriamo, ha aggiunto, a un accordo sul Cambio Climatico fondato sul rispetto ai principi del Summit della Terra di Río de Janeiro, specialmente a quello delle Responsabilità Comuni ma Differenziate, secondo le quali i paesi sviluppati assumano la leadership, secondo le proprie responsabilità e capacità.
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