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Cuba denuncia all'ONU il
furto dei talenti sportivi |
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19 ottobre 2010 - www.granma.cu
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Cuba ha appena denunciato presso le Nazioni Unite il furto dei talenti sportivi che soffrono i paesi sottosviluppati ed ha reiterato la sua opposizione alle attività atletiche che hanno denaro come unica ricompensa. Inoltre ha rivendicato il diritto delle nazioni del sud ad organizzare i Giochi Olimpici, ed ha assicurato che l’edizione del 2016 a Río de Janeiro, in Brasile, sarà un successo per tutta questa parte del mondo.
Queste posizioni sono state espresse lunedì 18 dal rappresentante permanente alterno di Cuba presso la ONU, Rodolfo Benítez, che ha parlato durante un dibattito dell’ Assemblea Generale sul tema Sport per la Pace e lo Sviluppo.
Il diplomatico ha assicurato che l’attività sportiva rafforza la solidarietà e l’amicizia tra i popoli come componenti indispensabili della promozione della pace, lo sviluppo e la cooperazione tra le nazioni.
Ha ricordato che dal Trionfo della Rivoluzione cubana nel 1959, lo sport ha smesso d’essere un’esclusività ed è divenuto il diritto di tutto il popolo, e questo ha permesso di ottenere rilevanti successi nelle arene internazionali.
Ha spiegato che in Cuba si pone in atto un sistema pedagogico che incorpora l’educazione fisica come parte integrale della formazione dell’essere umano nelle sue varie tappe; a Cuba la preparazione sportiva inizia con i giovanissimi e questo permette di promuovere i talenti che si distinguono come futuri sportivi, incaricati d’elevare i livelli nelle gare internazionali.
Benítez ha sottolineato la collaborazione offerta dallo sport cubano a numerosi paesi del sud, per mezzo di tecnici, professori e allenatori che, con nuovi metodi di formazione sportiva, aiutano ad incrementare i risultati sportivi e la partecipazione di massa.
Il diplomatico ha ricordato l’esistenza in Cuba di un Istituto di Medicina Sportiva, un Laboratorio di Controllo anti-doping e di una Scuola Internazionale di Educazione Fisica e Sport.
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