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Dichiarazione della  Commissione delle Relazioni

Internazionali dell’Assemblea Nazionale del Poder

Popular della Repubblica di Cuba

 

Lo scorso 23 aprile la governatrice dello Stato dell‘Arizona, negli Stati Uniti, Jan Brewer, ha promulgato la Legge SB1070.

 

Questa legge di profondo carattere razzista e xenofobo, permette alla polizia di usare il profilo razziale per fermare qualsiasi persona che - si suppone - sia  “ragionevolmente sospettabile” d’essere un immigrato illegale, criminalizzando di fatto gli immigrati senza documenti  e creando un’atmosfera di persecuzione contro gli immigranti in generale, che d’ora in avanti saranno sempre sottoposti a detenzioni arbitrarie, controlli e vessazioni, includendo la deportazione nei loro paesi d’origine. 

 

Questo avviene in uno Stato nel quale un terzo della popolazione è rappresentata da immigrati ispanici e dove almeno 300000 lavoratori non hanno documenti, soprattutto messicani, che realizzano i lavori più duri in lunghe ed interminabili giornate nei raccolti in agricoltura, ricevendo miserabili salari.

 

Dal momento in cui questa legge è divenuta vigente, ampli settori degli Stati Uniti hanno denunciato il suo carattere selettivo e discriminatorio.

 

Lo scorso I maggio, più di 70 città degli USA sono state scenario di grandi manifestazioni di gruppi di immigranti, lavoratori, studenti e difensori dei diritti umani che, con lo slogan “Tutti siamo Arizona”, hanno reclamato una riforma migratoria generale e l’annullamento di questa provocazione in Arizona.

 

Considerando le implicazioni di questa legge per milioni di esseri umani che nella nostra regione sono obbligati ad andare negli Stati Uniti in cerca di migliori condizioni di vita per loro e per le loro famiglie, e di fronte alla possibilità sicura che leggi simili a questa si propagheranno come una plaga nel territorio nordamericano, la Commissione della Relazioni Internazionali dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular della Repubblica di Cuba, proclama la sua solidarietà con coloro che affrontano questa brutale violazione dei loro diritti umani.

 

Non possiamo tralasciare di richiamare l’attenzione, mentre si costruiscono muri e si approvano leggi come questa, cercando di chiudere le porte agli immigranti in territori rubati con la forza al nobile popolo del Messico, e che rimanga in tutta la sua vigenza la Legge di Ajuste Cubano, stimolo permanente all’emigrazione disordinata e alla diserzione, utilizzando qualsiasi via possibile,  che ha già provocato la perdita di centinaia di vite al nostro popolo in decine di anni.

 

L’Avana, 19 maggio del 2010