Deputati cubani contro il blocco |
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20 ottobre 2010 - L.M.Leyva www.granma.cu
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La Commissione delle Relazioni Internazionali dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular, in rappresentanza di tutti i deputati cubani, ha approvato, martedì 19, un appello ai parlamentari del mondo per far sì che sollecitino al governo degli Stati Uniti di porre fine al blocco imposto a Cuba.
Contro le aspettative della comunità internazionale, dell’attuale dibattito nel Congresso e dell’opinione pubblica del paese, il governo del presidente Obama, allontanandosi sempre più dal suo discorso elettorale, non ha realizzato cambi sostanziali di sorta nella sua politica verso Cuba.
"Il blocco si mantiene intatto e non sono state utilizzate le ampie prerogative istituzionali, che sono facoltà dell’Esecutivo per introdurre importanti cambi, se si decidesse di farlo", riferisce il documento.
Il governo statunitense continua ad ostacolare le vendite di alimenti a Cuba da parte delle compagnie di questo paese e non ha intrapreso azioni per permettere di realizzarle in corrispondenza con le norme, i canali e le pratiche regolari del commercio internazionale.
Questa politica che non ha difese, ha significato in particolare la morte di 3478 cubani e che 2099 siano restati invalidi per sempre per azioni di terrorismo, che hanno provocato un totale di 5577 vittime, più di quelle provocate dagli attentati contro le Torri Gemelle e in Oklahoma uniti, si aggiunge.
"Inoltre sono almeno 751363 milioni di dollari - cifra calcolata in maniera minima per la svalutazione del dollaro rispetto all’oro- il prezzo pagato da Cuba per il blocco", denuncia il testo.
Ramón Pez Ferro, presidente della Commissione delle Relazioni Internazionali, ha presieduto l’incontro nel quale i deputati hanno anche nuovamente reclamato la libertà dei Cinque Eroi.
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