La Convenzione Río de Janeiro riafferma l’appoggio alla Rivoluzione Cubana |
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3 giugno 2010 - A.Gomez www.granma.cu (pl)
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La presidentessa dell’Associazione Culturale José Martí di Río de Janeiro, Zuleide Faria de Mello, ha assicurato che la quinta Convenzione Solidarietà con Cuba ha riaffermato l’appoggio dei brasiliani alla Rivoluzione.
In dichiarazioni rilasciate a Prensa Latina, Faria de Mello ha ricordato che da cinque anni il movimento di solidarietà in Brasile ha portato avanti convenzioni statali per preparare meglio i delegati all’appuntamento nazionale e discutere, con sempre maggiore profondità, il lavoro di appoggio a Cuba nelle differenti regioni e proporre nuove azioni per mantenerlo.
Questo è un momento di grande priorità per analizzare le nostre difficoltà e trovarvi soluzione, nel senso di aumentare sempre più la solidarietà con Cuba.
L’apertura solenne della convenzione si è tenuta nel Club di Ingegneria con la presenza dell’Ambasciatore di Cuba Carlos Zamora, e del funzionario del dipartimento America dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP) Fabio Simeón, così come dei membri dell’Associazione e dei partiti, movimenti sociali e altri gruppi di appoggio alla Rivoluzione cubana.
Sabato è stata effettuata la sessione plenaria con due tavole mediatiche. La prima ha affrontato la maniera di contrapporsi alla campagna mediatica, che, con menzogne, falli e tergiversazioni cerca di ingannare l’opinione pubblica rispetto alla realtà cubana e quelle persone che non sono in grado di vedere gli avanzamenti della Rivoluzione in tutti gli ambiti.
La seconda cerca di rafforzare la solidarietà con Cuba e approfondire il lavoro dei distinti movimenti, partiti e persone individuali che appoggiano la Rivoluzione cubana a Río de Janeiro.
La presidente dell’Associazione Culturale José Martí ha raccontato quindi una recente esperienza di alcuni brasiliani che sono stati a Cuba quest’anno in quanto membri di una Brigata Sudamericana e che, al loro rientro, hanno chiesto di poter eseguire un corso di marxismo per capire il sistema che permette di offrire alla popolazione i servizi di istruzione e sanità gratuitamente.
Faria de Mello ha sostenuto che per molti brasiliani ciò risulta praticamente impossibile, e poterlo constatare nella realtà chiama all’attenzione e ha portato i membri della brigata ad interessarsi al corso per poter capire un altro modello sociale di gestione della società umana che renda possibile tali conquiste.
Oggi si parla molto, nel mondo, dei diritti umani, e si attacca Cuba con parecchie menzogne perché se l’Isola universalizza la sanità, l’istruzione, il lavoro, lo sport, che questioni fondamentali nello sviluppo umano, allora diventa una campionessa di democrazia e di difesa delle libertà individuali.
L’appuntamento nazionale si realizzerà tra il 4 e il 6 giugno a Porto Alegre, capitale dello stato di Río Grande do Sul.
A tale evento è confermata la presenza del segretario del Consiglio di Stato di Cuba, Homero Acosta, e di Magalys Llort, madre di Fernando González, uno dei cinque cubani ingiustamente incarcerati negli Stati Uniti da oltre 11 anni.
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A fianco del popolo che ha avuto il coraggio di scrivere la sua storia |
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3 aprile 2010 - Pedro de la Hoz www.granma.cu
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Una dichiarazione d’appoggio al popolo che ha avuto il coraggio di scrivere la propria storia in piedi e con la fronte in alto e di condanna della campagna contro Cuba, orchestrata in questi giorni dell’Europa e dagli Stati Uniti, è stata diffusa venerdì 2 aprile dal Capitaolo Brasiliano della Rete In difesa dell’Umanità, firmata da decine di famosi intellettuali ed artisti di questo paese.
Aperto dalla firma del celebre architetto Oscar Niemeyer, il documento, con il titolo “Credimi”, racconta a certi intellettuali che hanno fatto eco alle false imputazioni contro Cuba, che la Costituzione dell’Isola è stata approvata da una grandissima maggioranza di cittadini, che si promuove il più ampio accesso alla cultura e si condividono salute ed educazione con altri popoli del mondo, nonostante il blocco degli Stati Uniti.
“Non vi sembra vigliacco attaccare questo popolo eroico e pretendere d’insegnargli il significato di democrazia ed i diritti umani?”, chiedono i firmatari del proclama.
In poche ore hanno firmato il testo l’economista Theotonio dos Santos, autore di Teoria della dipendenza; Joao Pedro Stedile, dirigente del Movimiento Sin Tierra; il sociologo Teodoro Buarque de Hollanda, la scrittrice e imprenditrice Marilia Guimaraes; il compositore Edino Krieger, autore del classico Canticum naturale; il poeta Ledo Ivo, membro dell’Accademia Brasiliana delle Lettere; i cineasti Walter Salles (Diarios di una motocicletta), e Silvio Tendler, documentarista.
Inoltre hanno firmato attrici e attori noti per la loro partecipazione alle più famose telenovelas, come Angela Leal, Leandra Leal, Carla Marins, Leticia Spiller e Sergio Mamberti.
Da Cuba i firmatari hanno avuto risposte solidali da Silvio Rodríguez, del quale si citano nel testo testimonianze e canzoni e dai cantautori Vicente Feliú, Amaury Pérez e Augusto Blanca.
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