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Detenuti cubani e fosse colombiane |
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7.10.2010 - Pascual Serrano www.granma.cu
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Per color che continuano a credere nell’imparzialità e la neutralità dei mezzi di comunicazione, è bene osservare i criteri che questi mezzi stabiliscono per la loro selezione delle notizie.
Vediamone uno.
Alla fine del mese di luglio scorso è stata scoperta una fossa comune clandestina nella regione colombiana di La Ma carena, con più di 2000 persone seppellite.
Molti erano semplici contadini assassinati dall’esercito, che li definisce terroristi, senza che lo siano. Inoltre negli ultimi giorni d’agosto è stata assassinata una delle due investigatrici del caso della fossa. E il 23 settembre la televisione multinazionale latinoamericana TeleSur, ha diffuso la denuncia di un senatore colombiano dell’esistenza di una nuova fossa comune clandestina con più di 400 cadaveri.
Senza dubbio la stampa spagnola, il giorno dopo, per esempio i quotidiani El País e El Mundo, non hanno nemmeno citato questa fossa comune, ed hanno presentato come seconda notizia di prima pagina quello che loro definiscono “prigionieri politici cubani”.
“La chiesa cattolica cubana annuncia la liberazione di altri prigionieri politici, (El País).
“La chiesa cubana annuncia la scarcerazione di altri sei prigionieri politici (El Mundo).
Così i lettori spagnoli sono giunti alla conclusione che in Cuba ci sono prigionieri politici, anche se i media non dicono che istituzione li ha considerati così e perchè erano in prigione, e nello stesso tempo, i lettori (ignari), non hanno saputo che in Colombia appaiono fosse comuni con centinaia di vittime civili.
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