La battaglia dei due fiori

 

 

 

31 marzo 2010 - MarK Lesnick www.cubadebate.cu

 

 

 

Allo stesso modo delle bandiere ci sono altri simboli, come può essere un fiore, che serviva come stendardo nelle guerre tra nazioni, in conflitti ideologici o in scontri tra gruppi di uomini con diversi e contraddittorie posizioni politiche in una stessa nazione, come "La guerra delle due Rose”, la guerra civile che scoppiò in Inghilterra nella metà del XV secolo per il trono della corona inglese tra i sostenitori della Casa di York, con la rosa Bianca come simbolo, e della Casa di Lancaster che aveva la rosa rossa.

 

Erano, allora, i tempi romantici dei cavalieri erranti che uccidevano e  si lasciavano uccidere per il cuore di una dama, o in difesa del loro Re. Sono trascorsi secoli da quella prima guerra dei due fiori, impolverando, con gli anni,  strade, città e campi di mortali battaglie. E benché le guerre di oggi non sono tanto cavalleresche come quelle, tuttavia i fiori come simboli di cause, alcune molto nobili e altre ben ignobili, continuano a servire come bandiera.

 

Tra i cubani si é scatenata quella che si potrebbe ben chiamare "una battaglia di fiori". Da un lato a L'Avana, le cosiddette "Dame in Bianco" ed i loro sostenitori a Miami, brandiscono come stendardo il Gladiolo, respingendo e sfidando il fiore nazionale cubano che è la Mariposa, bianca come la purezza, di petali alati che fanno volare gli ideali patriottici, il cui delicato profumo traspira pace e amore per tutti.

 

La Mariposa è un fiore nativo del Vietnam, che appartiene alla famiglia delle Alpinacee. Secondo la tradizione patriottica è stato il fiore che portavano, con orgoglio, sul petto le mogli e le figlie dei Mambi che combattevano nella foresta tropicale contro le truppe dell'impero coloniale spagnolo. Nascosti nelle Maripose le donne Mambise portavano i messaggi segreti del movimento insurrezionale cubano ispirato dall’apostolo José Martí. Da qui che la rivoluzionaria Mariposa è stata proclamata il fiore nazionale di Cuba.

 

Di fronte alla Mariposa cubana, sta lo strano Gladiolo, proveniente dall’Africa Australe, appartenente alla famiglia delle Iridace, un fiore che nel suo nome originale "Gladiolus" esprime il suo simbolismo. Viene da "Gladio", che significa spada, arma da guerra con lama in acciaio, che usavano in combattimento i gladiatori dell'antica Roma imperiale. Ai gladiatori che combattevano nel Circo Romano si consegnava un fior di Gladiolo e un premio in denaro come riconoscimento e retribuzione dell'Impero, quando uccidevano il loro avversario in cruento combattimento.

 

Da lì, dalla storia della Roma imperiale, la CIA, Agenzia Centrale di Intelligence nord americana, ha preso il nome di "Gladio" per battezzare una delle operazioni di intelligence e sovversione e più note della “guerra fredda” in Europa. Un meccanismo segreto di azione contro i movimenti della sinistra nel vecchio continente che non ha risparmiato denaro né atti violenti per sconfiggere i suoi avversari. Da Gladio sono stati derivati altri piani repressivi simili, come il celebre  e sinistro "Operazione Condor" delle dittature militari del Cono Sud, di tanto triste memoria in America.

 

L’"Operazione Gladio”,  Gladiolo in spagnolo, la potente organizzazione paramilitare segreta della CIA solo ha cessato di esistere in Europa con il crollo del Campo Socialista e la scomparsa dell'Unione Sovietica.

 

Di "Gladio" rimane solo un brutto ricordo nel vecchio continente. Del Piano Condor in America rimangono vivi alcuni dei suoi rifiuti umani. Uno do loro è il terrorista Posada Carriles che vive liberamente in Miami a vergogna dei cubani.

 

Curiosamente, a Cuba il Gladiolo è il fiore che innalzano come stendardo le cosiddette  "Dame in bianco". Chi è che ha suggerito il Gladiolo come  bandiera per le cosiddette "Dame in bianco"? Ignoranza o arroganza? Perché il Gladiolo è il simbolo della spada, la guerra e la morte. La questione rimane nell’aria in modo che ogni persona faccia le proprie congetture.

 

Da parte nostra diciamo come Marti: "La donna può morire del suo morso, ma non macchiare la tua vita parlando male delle donne". Con le scuse alle dame di qualsiasi colore, in questa battaglia di fiori, tra il Gladiolo e  spada con lama mortale e la bianca Mariposa, sto con la Mariposa che è fiore e la bandiera della mia patria cubana. Libertà per i Cinque! la rivendica la semplice Mariposa al Gladiolo imperiale.

 

Ho parlato come replica a  Radio Miami, Max Lesnik.