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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI

 

Solo nel Miami Herald
 

 

 

5 aprile 2010 - Max Lesnick www.cubadebate.cu

 

 

Che direbbe il Miami Herald e il giornale spagnolo El Pais, se un assiduo colonnista dei giornali cubani Granma e Juventud Rebelde pubblicasse un articolo dicendo che negli Stati Uniti é necessario un “Colonnello”, di molto buona volontà, che fosse disposto a fare in questo paese un colpo di stato per risolvere tutti i problemi della nazione americana oggi presieduta da Barack Obama?

Poiché non sono stati  né
 Juventud Rebelde Granma quelli che hanno pubblicato tale incitamento all'assassinio di un capo di stato, ma è stato lo stesso Miami Herald, tanto nelle sue edizioni in spagnolo e in inglese, dove si é pubblicato un articolo della giornalista di origine cubana Mirta Ojito, che ieri domenica di Resurrezione reclamava che a Cuba apparisse un Colonnello delle Forze Armate di "molta buona volontà” che capeggiasse un colpo di stato militare, dice lei, per risolvere in questa maniera i problemi del paese.  

 

Deve essere anche una Colonnello molto speciale, fatto su misura, poiché dopo aver compiuto i piani della signora  giornalista de El Herald, dovrebbe ritirarsi a vivere in pace per il resto della sua vita ben tranquillo, in una placida spiaggia a Cuba , pescando  e senza partecipare ai destino di Cuba.

Se le cose fossero invertite, i titoli dell'El Herald direbbero in questo caso. “Governo cubano incita l'assassinio del Presidente Obama”. “Incoraggia un colpo di stato del Pentagono contro la democrazia americana”. ”Cuba, paese terrorista incita all’assassinio di Obama”. ”I fratelli Castro ordinano di uccidere il Presidente degli Stati Uniti?".


Questo è il doppio standard con cui si misura il caso cubano dal
Miami Herald e lo spagnolo “El Pais”. Sangue cattivo, mal occhio quello che ha la signora Ojito nel suo articolo di ieri domenica di Resurrezione. Che cosa sarebbe accaduto a Cuba se qualcosa del genere fosse pubblicato sulla stampa cubana.