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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI |
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Si discutono a porte chiuse le prove
del giudizio a Posada Carriles |
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16 novembre 2010 - www.granma.cu (cd)
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D’accordo con documenti pubblicati nel sistema di Accesso Pubblico ai Dossier Elettronici dei Tribunali statunitensi (Public Access to Court Electronic Records) questa settimana è cominciata l’udienza nel Tribunale di El Paso, Texas, per valutare le prove presentate dalla Procura statunitense contro Luis Posada Carriles, che saranno presentate nel giudizio fissato per l’11 gennaio.
L’udienza si sta portando avanti a porte chiuse di fronte al giudice Kathleen Cardone, e le sue sessioni si potrebbero estendere una settimana o oltre.
Il sistema PACER ha pubblicato due documenti: una lettera del Governo degli USA all’avvocato di Posada Carriles, e una mozione del terrorista per escludere la prova.
Luis Posada Carriles, libero a Miami, a dispetto dell’estradizione del Venezuela per la partecipazione dell’uomo in un attentato contro un aereo cubano che causò la morte di 73 persone, è giudicato per aver mentito alle autorità migratorie degli Stati Uniti.
In una mozione presentata recentemente di fronte al tribunale federale a El Paso, dove lo processano per spergiuro e non per omicidio, Luis Posada Carriles si difende curiosamente dicendo che dopo tanti anni di lavoro per la CIA era “confuso, si era sbagliato e soffriva di mancanza di memoria”, quando fu interrogato dagli ufficiali di Immigrazione poco dopo essere entrato illegalmente negli Stati Uniti nel marzo del 2005.
La procura vuole escludere dal giudizio tutte le prove della relazione con la CIA dell’uomo perché – sostiene – irrilevante e confidenziale.
Il Venezuela ha presentato richiesta di estradizione nel giugno 2005.
Il Venezuela invita gli USA a estradare i terroristi
17.11 - Il Venezuela nell’ONU insiste nel richiedere l’estradizione di vari terroristi che hanno commesso delitti nel paese e che adesso vivono protetti negli Stati Uniti.
La domanda è stata ribadita dal rappresentante permanente della nazione sudamericana nelle Nazioni Unite, Jorge Valero, durante un dibattito del Consiglio di Sicurezza intorno alla lotta al terrorismo.
Il diplomatico ha ricordato varie risoluzioni dell’organo che invitano gli stati membri a non facilitare il rifugio a terrooristi, ne a ricorrere a mobilizzazioni politiche per rifiutare le richieste di estradizione.
Valero ha menzionato il caso di Luis Posada Carriles, autore dell’esplosione di un aereo di Cubana de Aviación nel 1976, durante il quale morirono 73 persone, che continua a circolare in libertà negli Stati Uniti.
Riproponiamo al Governo degli Stati Uniti la richiesta di estradizione dell’uomo o, che sia giudicato per gli atti terroristici commessi, che lui stesso ha confessato.
La lotta contro questo male è una responsabilità di tutti i paesi e deve effettuarsi nel marco della cooperazione e del multilateralismo e soprattutto sulla base del rispetto all’autodeterminazione, la sovranità e la non ingerenza nelle questioni interne, ha spiegato.
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