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L'ONU evidenzia l’aiuto di Cuba alle vittime di Chernobyl |
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27.04.2011 - www.granma.cubaweb.cu
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Più di 25000 persone, tra cui 21340 bambini, hanno beneficiato del programma umanitario sviluppato da Cuba per le vittime del disastro nucleare di Chernobyl, hanno informato le Nazioni Unite ha riferito oggi.
Il dato è incluso in una lettera diretta al segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon, dalla Missione Permanente di Cuba all'organizzazione mondiale in occasione della ricorrenza del 25esimo anniversario della tragedia.
La lettera, firmata dall’ incaricato d'affari di questa rappresentanza diplomatica, Rodolfo Benitez, che ha chiesto che fosse distribuita come un documento ufficiale delle Nazioni Unite, ricorda gli effetti persistenti di quanto accaduto nella vita e salute della popolazione, in particolare dei bambini, provenienti dalle zone colpite di Ucraina, Bielorussia, Federazione Russa e altri paesi.
Spiega anche che su richiesta di assistenza internazionale per affrontare il problema, gli esperti cubani hanno visitato l'Ucraina nei primi mesi del 1990 ed "il 29 marzo dello stesso anno arrivarono a Cuba i primi 139 bambini colpiti per ricevere cure mediche". Da quel momento ha iniziato un programma globale di salute, di massa e gratuito, per la cura in Cuba di bambini colpiti dalla catastrofe di Cernobyl.
Oltre al suo lato umanitario, questo lavoro ha un impatto scientifico, poiché i dati ottenuti sulla contaminazione interna nei bambini nelle zone colpite dall'incidente, sono stati diffusi in importanti eventi scientifici e utilizzati da enti delle Nazioni Unite come l'Organismo Internazionale per l'Energia Atomica ed il Comitato Scientifico per lo Studio degli Effetti delle Radiazioni Atomiche.
Cuba non offre ciò che avanza, ma condivide ciò che ha, precisa la lettera che evidenzia il programma di cura per i bambini colpiti dal disastro di Chernobyl come "un ulteriore esempio della nostra politica umanitaria e internazionalista".
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