La casa in cui vissero per molti anni a Washington i centroamericani perseguitati nella loro Patria, ha aperto le porte all’immaginazione di un uomo recluso al di fuori della sua.
La Casa del Maryland, al nordest del Distretto di Colombia, ha inaugurato venerdì 13, una mostra di caricature di Gerardo Hernández, uno dei cinque cubani prigionieri negli Stati Uniti per la loro lotta contro il terrorismo.
L’inaugurazione ha attirato giovani studenti d’origine latina residenti e invitati, che hanno ascoltato le parole dirette e sentite di Jorge Bolaños, capo della Sezione d’Interesse di Cuba a Washington.
Venticinque opere formano questa mostra che traspira umorismo cubano, assieme ad un’acuta satira politica, attributi di Gerardo che gli anni di prigione non hanno scalfito minimamente.
“Gerardo dice che l’umorismo libera”, ha commentato Ariel Hernández, vice-console cubano, rispondendo ad una domanda del pubblico.
I visitatori della mostra e in particolare i giovani d’origine latina che sono cresciuti negli Stati Uniti, hanno mostrato la loro sorpresa, perchè non avevano mai sentito prima una sola parola sulla causa dei Cinque e sulla mancanza di giustizia con il loro caso.
“La Casa del Maryland è un’installazione comunitaria fondata nel 1985 da emigrati latinoamericani e statunitensi solidali, per rispondere alle necessità umanitarie di migliaia di perseguitati centroamericani che arrivavano a Washington cercando di scappare delle guerre nei loro paesi, promosse dall’amministrazione di Ronald Regan”, ha spiegato il colombiano Gustavo Torres, che è il suo direttore.
Gustavo ha espresso soddisfazione per il contributo che la Casa può fare nella diffusione della conoscenza della causa dei Cinque.
La mostra delle caricature di Gerardo resterà aperta al pubblico sino al 30 maggio nella sede della Casa del Maryland (8151 15th Street, LangleyPark MD).