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Libertà per i Cinque, ORA! Dichiarazione per i Cinque |
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19.09.11 - www.granma.cu
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La Centrale dei Lavoratori di Cuba, e i sindacati continueranno a diffondere in ogni angolo la verità sui Cinque, per rompere il muro di silenzio imposto con le campagne mediatiche controllate dall’impero.
Sono trascorsi 13 anni di crudele reclusione per Gerardo Hernández Nordelo, René González Sehwerert, Ramón Labañino Salazar, Antonio Guerrero Rodríguez e Fernando González Llort.
Il caso dei nostri Cinque fratelli è un’altra mostra dell’ingiusto sistema giudiziario nordamericano, che ha straziato la vita di persone innocenti con il falso e mai provato argomento di ‘mettere in pericolo la sicurezza nazionale’.
Ancora una volta il Governo degli Stati Uniti mostra il suo disprezzo al mondo, approfittando del suo dominio dei grandi media di comunicazione manipolando le informazioni, con un assoluto silenzio o tergiversando la vera storia dei nostri Cinque connazionali, per evitare che nuove voci di giustizia e solidarietà si uniscano al richiamo mondiale che domanda la loro immediata scarcerazione.
Anche se è stato provato e determinato che i Cinque non costituivano un pericolo per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti da parte del Comitato d’Appello della Corte dell’11º Circuito d’Atlanta, i nostri fratelli sono ancora rinchiusi nelle prigioni di questo paese.
Il prossimo 7 ottobre René González uscirà di prigione, dopo aver scontato la sua ingiusta condanna. Il suo avvocato ha chiesto a una giudice federale di Miami che permetta il suo ritorno a Cuba, per far sì che passi qui i tre anni di libertà vigilata, ma i pubblici ministeri si sono opposti ed hanno (NdT. come la giudice) stabilito che René dovrà passare il tempo della libertà vigilata in Florida, ponendo in evidente pericolo la vita di nostro fratello, per l’ambiente di odio e la criminale intolleranza che vi regnano.
È vergognoso accusare di terrorismo i nostri fratelli, con la certezza della doppia morale della giustizia dell’impero, perchè Luis Posada Carriles, noto terrorista internazionale senza scrupoli, non è stato consegnato alla giustizia venezuelana che reclama la sua estradizione per processarlo per numerosi crimini, come accade ugualmente con altri, protetti dalla mafia cubano-americana di Miami.
La Centrale dei Lavoratori di Cuba e i sindacati continueranno a diffondere in tutti gli angoli la verità sui Cinque, per rompere il muro di silenzio imposto dalle campagne mediatiche controllate dall’impero, e porteremo avanti questa lotta, presentando la nostra causa in ogni tribuna di qualsiasi luogo, per far sì che il mondo alzi la voce ed esiga giustizia ed il ritorno immediato in Patria dei suoi Cinque degni figli.
Consiglio Nazionale della CTC 17 settembre del 2011.
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