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Il traduttore si scusa per
gli errori |
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Dichiarazione finale del
VII Colloquio
Internazionale per la
liberazione dei
Cinque Eroi e contro il
terrorismo |
23.11.11
- www.granma.cu
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Per la settima volta gli amici
solidali di tutto il mondo si sono
dati appuntamento al Colloquio di
Holguin per discutere sulle
esperienze e sul lavoro da svolgere
al fine di continuare la battaglia
per la verità, la giustizia e la
libertà dei Cinque.
Dopo 13 anni di ingiusta reclusione
dei nostri Cinque fratelli, la
situazione rimane critica. René
González ha appena scontato la sua
pena il 7 ottobre scorso, ma invece
di essere restituito a Cuba, ha
ricevuto una nuova punizione: lo
hanno costretto a restare sul suolo
statunitense per altri tre anni in
regime di libertà vigilata, senza
poter ricevere la visita di sua
moglie Olga Salanueva, alla quale
sino ad oggi hanno sempre negato il
diritto di vederlo, e lo espongono
alla rappresaglia dei gruppi
terroristici denunciati da René e
dai suoi quattro fratelli,
situazione che lo espone ancora a
grossi rischi per la sua vita. Si
aspetta ancora la risposta al
ricorso sul Habeas Corpus presentato
dalla difesa dei Cinque, ma siamo
consapevoli dell'esaurimento delle
vie legali.
La situazione di Gerardo Hernandez è
ancora la più grave dei Cinque,
condannato a due ergastoli più 15
anni di carcere, al quale vengono
sistematicamente negate le visite
dalla moglie Adriana Perez.
Le condanne di Ramón, Antonio e
Fernando ammontano complessivamente
a 70 anni di carcere.
Mentre gli
antiterroristi continuano a rimanere
ingiustamente imprigionati,
Luis Posada Carriles
responsabile della morte di migliaia
di persone innocenti, è stato
condotto ad un processo-farsa senza
essere accusato di terrorismo;
continua a ricevere dal governo
degli Stati Uniti riprovevoli
benefici e protezione, rilasciando
dichiarazioni senza il minimo
pentimento.
Rimane ancora senza risposta la
richiesta di estradizione inoltrata
già da sei anni dal governo della
fraterna Repubblica Bolivariana del
Venezuela.
L'impunità concessa dalla diverse
amministrazioni nordamericane e
l'ingiusta detenzione dei Cinque,
mette a nudo la doppia morale del
governo degli Stati Uniti in
relazione alla sua falsa lotta
contro il terrorismo.
Data la gravità di questa
situazione, è necessario
moltiplicare il lavoro e creare i
meccanismi per articolare,
coordinare e dare continuità, alle
azioni che porteremo avanti per un
migliore utilizzo dell'enorme
energia e del duro lavoro svolto dai
comitati di tutto il mondo.
I 413 delegati provenienti da 50
paesi che hanno partecipato al VII
Colloquio Internazionale per la
Liberazione dei Cinque e contro il
terrorismo invitano ad attuare
quanto segue:
1- Intensificare le azioni in USA e
in tutti gli altri paesi, realizzare
una grande giornata di denuncia
permanente e di mobilitazione in
diversi settori, coinvolgendo
avvocati, accademici, studenti,
mezzi di comunicazione. Condividere
ed estendere le esperienze positive,
evidenziando il lavoro per la pace e
contro il terrorismo.
In questo contesto, realizzare
conferenze con gli intellettuali
nordamericani e la Rete in Difesa
dell'Umanità. Presentare documentari
e filmati sul caso dei Cinque e del
terrorismo contro Cuba, in spazi
aperti, parchi e piazze. Disporre
manifesti e cartelloni sui Cinque in
luoghi pubblici. Eseguire
dimostrazioni davanti alla Casa
Bianca, il Dipartimento di
Giustizia, la Corte Suprema o in
altri luoghi di interesse pubblico
con un'alta presenza di persone.
Insistere con i nostri governi
affinchè conoscano ed affrontino il
problema chiedendo agli Stati Uniti
la liberazione dei Cinque.
Promuovere l'incontro tra i
congressisti e i loro omologhi degli
altri paesi. Nel caso non possano
recarsi a Washington si richiede
l'invio scritto ai loro pari di
petizione scritta per la liberazione
dei Cinque.
Realizzare una campagna di invio
massivo di lettere al Presidente
Obama da tutto il mondo. Mobilitare
le istituzioni religiose,
statunitensi ed internazionali, per
partecipare alle attività. Invitare
altri gruppi che difendono le giuste
cause come: Boricuas, Mumia, Peltier,
Lynne Stewart, Jerico, per unire le
forze nel chiedere la libertà per i
prigionieri politici e denunciare il
sistema legale nordamericano nel suo
complesso.
Dichiarare l'8 giugno, per le
giornate di denuncia e di
mobilitazione permanente,
"Anniversario dell'ingiusto verdetto
sulla colpevolezza dei Cinque".
2- Aumentare le attività previste
per il giorno "5 per i Cinque".
Moltiplicare in quel giorno le
azioni in tutto il mondo e la
consegna alle ambasciate degli Stati
Uniti di lettere che chiedono la
liberazione dei Cinque. Mobilitarsi
di fronte alle ambasciate degli
Stati Uniti con sit-in, telefonate
alla Casa Bianca, messaggi alle
pagine web, invio di fax o
telegrammi ad Obama.
3- Potenziare negli Stati Uniti la
richiesta di rispetto per il diritto
di visita per Olga Salanueva e
Adriana Perez. Riprendere il lavoro
realizzato dalla Commissione
Internazionale per il diritto alle
Visite Familiari.
4- Intensificare il lavoro con i
parlamentari, sindacalisti,
religiosi, movimenti sociali
condividendolo con le controparti
negli Stati Uniti.
5- Convocare i giovani di tutto il
mondo per organizzare concerti in
occasione della Giornata
Internazionale della Solidarietà del
12 settembre (anniversario del loro
arresto) e del 6 ottobre "Giornata
delle vittime del terrorismo".
6- Richiedere a celebri artisti ed
intellettuali il sostegno per la
realizzazione di documentari, video
e messaggi che reclamino la libertà
dei Cinque.
7- Ampliare l'uso dei social
network, twitter, facebook, blog e
Internet per divulgare e denunciare
il caso e sfruttare maggiormente le
possibilità offerte dai mezzi
alternativi.
8- Continuare a fare appello alla
creatività e alla cultura per
denunciare il caso, così come hanno
magistralmente fatto i bambini
cubani di La Colmenita con la loro
eccellente opera teatrale
"Abracadabra". Utilizzare i supporti
digitali per riprodurre la grafica
dei Cinque, il lavoro di Tony e le
caricature di Gerardo per realizzare
pubblicità e mostre.
9- Esigere lo smantellamento delle
organizzazioni terroristiche con
sede a Miami, il processo e la
condanna degli assassini del nostro
popolo.
10- Proseguire nel diffondere la
serie le "Le Ragioni di Cuba" sul
terrorismo e le azioni di
destabilizzazione degli Stati Uniti
contro Cuba e i nostri popoli.
La solidarietà internazionale e
l'unità d'azione degli uomini e
delle donne onesti del mondo, sarà
la chiave per vincere questa
colossale ingiustizia.
Per René, Gerardo, Ramón, Antonio e
Fernando
Esigiamo: Libertà subito !
19.11.2011 - Holguin. Cuba
"Anno 53 della Rivoluzione"
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“Nemmeno le condizioni più crudeli
potuto piegare la nostra volontà...”
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23.11.11
- www.granma.cu
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“Nè le condizioni più crudeli, nè le decisioni più arbitrarie hanno potuto
piegare la nostra volontà”, ha affermato Antonio Guerrero in un messaggio
inviato al VII Colloquio Internazionale per la Liberazione dei Cinque Eroi
cubani, ingiustamente reclusi negli Stati Uniti.
Il
messaggio è stato letto da Maria Eugenia Guerriero, sorella di Tony, ai più di
500 delegati e invitati nazionali e stranieri che hanno partecipato
all’incontro, appena terminato, che si svolge ogni anno nella città di Holguín.
“Ancora una volta vi convoca la lunga e dura lotta per la nostra liberazione”,
precisa il documento, e sapervi riuniti generando nuove idee e unendo le forze,
raddoppiate e rinforza la nostra volontà e il nostro ottimismo”.
“Sono passati già 13 anni di questa ingiusta prigionia, ma i nemici sanno che un
principio giusto dal fondo di una grotta, può più di un esercito e che la
battaglia è sempre della idee e contro il muro di silenzio. Di fronte alla
complicità dei grandi madia di comunicazione, ha puntualizzato Antonio, dobbiamo
innalzare la verità e la giustizia come un braccio colossale, sino a dove la
menzogna e l’odio non le potranno raggiungere. La nostra unità irremovibile, la
nostra amicizia infinita, il nostro amore puro ed eterno, va al di la di
un’esigenza di libertà, perchè nel fondo quello che facciamo è lottare ogni
giorno uniti per un mondo migliore di solidarietà, l’unica via per la
sopravvivenza dell’umanità” ha segnalato ancora questo Eroe cubano nel suo
messaggio scritto dalla prigione di Flores, in Colorado.
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Cindy Sheehan presta la catenina di
suo figlio “sino a che i Cinque
torneranno a Cuba” |
21.11.11
- www.granma.cu
info Radio Rebelde
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La nota pacifista
nordamericana Cindy Sheehan ha consegnato come prestito alle madri di Antonio Guerrero e Fernando González, due degli antiterroristi prigionieri negli Stati
Uniti, la catenina che portava suo figlio morto in Iraq, ‘sino a che i cinque
torneranno a Cuba’.
Nella manifestazione
pubblica che ha chiuso la marcia internazionale di donne per la pace, per la
libertà dei Cinque e contro il terrorismo e le guerre, a Holguín, Cindy Sheenan
ha consegnato a Mirta Rodríguez, madre di Tony, e a Magali Llort, madre di
Fernando, la catenina che portava al collo suo figlio, con un ciondolo d’oro.
“È il solo ricordo
materiale che mi resta di mio figlio e lo voglio dare a voi, solamente con un
limite... è un prestito e me la restituirete il giorno vicino in cui i vostri
figli ritorneranno di nuovo alla Patria cubana”.
Con la presenza di migliaia
di donne di Holguín, in rappresentazione di tutte le donne cubane e le
partecipanti al VII Colloquio Internazionale per la scarcerazione immediata dei
Cinque Eroi cubani, la marcia ha percorso tutta Avenida de los Libertadores, a
est della città, sino a giungere alla Piazza Monumento che ricorda il Comandante
Ernesto Che Guevara, dove si erano già riuniti migliaia di cittadini, bambini e
bambine, maestri, operai, medici e infermiere, combattenti e le massime autorità
della provincia, per partecipare in un importante concentrazione ad
un’impattante cerimonia.
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Basta alle ostilità
contro Cuba! |
19.11.11
- Germán Veloz Placencia www.granma.cu
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Per inaugurare a
Boca de Samá
il complesso monumentale che rende omaggio alle vittime del terrorismo di Stato
ed esigere la fine di questo flagello, sono giunti i delegati al VII Colloquio
Internazionale per la Liberazione dei Cinque Eroi e contro il terrorismo. I
delegati, all’unanimità, hanno reclamato che si elimini ogni tipo di ostilità
contro Cuba.
“Questo
paese fraterno soffre per l’incremento del terrorismo mediatico e dagli Stati
Uniti si trasmettono settimanalmente più di 240 ore, attraverso emittenti radio,
che cercano di danneggiare l’ideologia rivoluzionaria e chiamano alla
disobbedienza civile”, ha denunciato il guatemalteco
Percy Alvarado.
La nordamericana Mary-Alice
Waters ha condannato l’uso crescente degli aerei senza piloti - i droni - da
parte del governo del suo paese, nell’eliminazione di rivoluzionari importanti e
di leader di nazioni, con il pretesto di promuovere la democrazia.
“Terrorismo è reprimere gli
studenti che protestano contro la privatizzazione dell’insegnamento”, ha
denunciato la cilena Fedora Lagos, sostenuta dal messicano Luis Alonso Barrios,
che ha detto che nel suo paese si approfitta della lotta contro il narcotraffico
per massacrare giovani e persone che si oppongono alle ingiustizie sociali.
In questo incontro pubblico
erano presenti familiari dei Cinque Eroi e delle vittime di azioni di
terrorismo; tra loro Josefa Portelles, madre de Ramón Sian, combattente ucciso
durante la difesa dall’attacco mercenario a Boca de Samá nel 1971, che lasciò il
triste saldo di due morti e vari feriti.
Denunciano
interesse statunitense
per isolare
gli antiterroristi cubani
Familiari dei Cinque
antiterroristi cubani condannati a lunghe pene negli
Stati Uniti hanno denunciato oggi l’interesse del
Governo di questo paese per isolarli dai loro cari e
dalla solidarietà mondiale.
La denuncia ha avuto
luogo durante lo spazio radiotelevisivo Mesa Redonda
sviluppato ad Holguin, città orientale a 750 chilometri
de L’Avana, dove si sta svolgendo il VII Colloquio
Internazionale per la libertà di Gerardo Hernandez,
Ramon Labañino, Renè Gonzalez, Antonio Guerrero e
Fernando Gonzalez.
Per Adriana Perez -
sposa di Gerardo - il rifiuto del visto per visitare suo
marito nella prigione costituisce una tortura
psicologica avviata a debilitarlo.
“Continueremo a lottare per questo diritto fino a che
sarà concesso, perché è un diritto che deve essere
rispettato senza nessun condizionamento”.
Perez inoltre ha
accusato Washington di tentare di nascondere il caso
all’opinione pubblica globale, posizione che attribuì
all’impegno per frenare la crescente solidarietà con
coloro che sono stati arrestati nel 1998 dopo aver
infiltrato i gruppi violenti che operano con impunità
contro Cuba a Miami.
A proposito del
bloqueo
e della manipolazione mediatica intorno alla causa dei
Cinque, la madre di Fernando Gonzalez, Magali Llort, ha
ricordato il pagamento ai giornalisti di Miami affinché
coi loro messaggi avessero influenza sul giudizio contro
gli antiterroristi, processo denunciato per la sua
parzialità ed altre irregolarità.
Secondo Llort, il
Governo statunitense con la sua posizione solo riesce a
dimostrare la sua paura davanti all’unità delle persone
nel mondo per lottare per la libertà ed il ritorno a
Cuba di Gerardo, Ramon, Renè, Antonio e Fernando.
I parenti dei Cinque
assicurarono che a dispetto del tentativo di isolamento,
crescono la solidarietà universale e la forza morale
degli antiterroristi.
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La condanna di Posada
al Colloquio di Hoguín |
18.11.11
- Lianet
Arias Sosa www.granma.cu
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La
condanna del
terrorista
Luis Posada Carriles
ha
centrato
i dibattiti
del
VII Colloquio
Internazionale
por la liberazione
dei
Cinque
cubani
prigionieri degli Stati Uniti dal
1998.
Posada Carriles,
autore
intellettuale
dell’esplosione
di
un aereo
civile
cubano
nel
1976 e
promotore
di
molte altre azioni criminali, è sempre libero nel territorio nordamericano,
mentre
Gerardo Hernández,
Ramón
Labañino,
Antonio Guerrero
e
Fernando
González
scontano condanne che comprendono un doppio ergastolo per aver informato sui
piani criminali organizzati dai gruppi nemici di Cuba che radicano in Florida.
René
González,
che ha
trascorso in carcere 15 anni, ora deve scontare altri tre anni in libertà
vigilata a Miami.
Durante la seconda
giornata
del
Colloquio, che ugualmente condanna il terrorismo, è stato realizzato un foro con
la partecipazione di un ex agente cubano- Nella sessione d’apertura. Maria
Eugenia Guerriero, sorella di Antonio, ha affermato che la situazione di René è
una falsa e immorale libertà e che è il colmo dell’ingiustizia nel caso dei
Cinque.
“La giudice ha inflitto questa condizione a René, chè è un cittadino
nordamericano, ma un recluso, alla sua liberazione deve adattarsi e
reincorporarsi alla società, e il governo nordamericano sa perfettamente che la
famiglia di Renè non vive negli USA e quella non è la sua società”, ha detto
ancora.
Il
colloquio vede la partecipazione di 30 rappresentanti di 50 paesi e si svolge a
750 chilometri da L’Avana, nella città di Holguín.
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Inizia il Colloquio Internazionale
per i Cinque |
16.11.11
- Germán
Veloz Placenciawww.granma.cu
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L’esempio di René González che è uscito fermo dalla prigione e risoluto a
continuare la battaglia per la liberazione dei suoi compagni, è stato esaltato
da Martín Koppel, un nordamericano che partecipa al VII Colloquio Internazionale
per la Liberazione dei Cinque ad Holguín, che durerà sino a sabato 19.
Koppel, integrante del Partito Socialista dei Lavoratori degli Stati Uniti è uno
dei circa 300 delegati di 50 paesi presenti in questo incontro organizzato dall’ICAP,
Istituto d’Amicizia con i Popoli, ha affermato che l’incontro continuerà a
riunire forze per il ritorno dei Cinque in Patria.
La
mancanza di volontà del governo nordamericano di porre fine all’ingiustizia, è
stata illustrata con la libertà vigilata imposta a René González, al termine
della sua condanna, scontata interamente.
Mary-Alice Waters, anche lei statunitense e presidentessa della casa editrice
PathfinderPress che partecipa a questo appuntamento di carattere annuale dal
2005, condividerà diverse esperienze dal punto di vista della divulgazione del
caso.
Tra le attività programmate per i prossimi giorni, c’è il dibattito intitolato
“I popoli del mondo accusano
Posada Carriles”,
che si svolgerà il 17, per esigere un giudizio del responsabile del
crimine di Barbados.
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Trecento delegati di 41 nazioni al
Colloquio per i Cinque, a Holguín |
15.11.11
-
Alexei Padilla
Herrera www.granma.cu
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Membri di organizzazioni di solidarietà di tutto il mondo parteciperanno al VII
Colloquio Internazionale per la Liberazione dei Cinque e contro il Terrorismo,
che si svolgerà ad Holguín dal 16 al 19 novembre prossimi.
Kenia Serrano, presidentessa dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP),
ha detto in una conferenza stampa che si aspettano almeno 300 delegati di 41
nazioni.
“Questo colloquio avrà uno speciale significato rispetto la situazione dei
nostri Cinque fratelli ed in particolare quella di René, che deve trascorrere
tre anni in libertà vigilata a Miami”, ha detto Kenia Serrano ed ha sottolineato
che molti uomini e donne di buona volontà si sommano alla battaglia mondiale per
ottenere la scarcerazione dei Cinque antiterroristi.
Dal Venezuela, la nazione più rappresentata, vengono le sorelle Esquivel,
vittime delle azioni criminali del terrorista
Posada Carriles,
responsabile dell’esplosione in volo di
un aereo
civile
della Cubana de Aviación nel cielo di Barbados, nel 1976.
Un’altra personalità che ha confermato la sua presenza è Ramsey Clerk, ex
procuratore generale degli Stati Uniti, che era presente durante la farsa
giudiziaria del processo a Posada Carriles, a El Paso, in Texas.
Graciela Ramírez, coordinatrice del Comitato Internazionale per la Liberazione
dei Cinque, ha segnalato che il Colloquio è uno spazio per pianificare tutte le
attività della solidarietà mondiale ed ha ricordato che tra i più positivi
risultati dell’edizione dell’anno scorso, c’è stata la turné della compagnia di
teatro infantile La Colmenita, realizzata in varie città degli USA.
José Prieto, direttore di America Latina dell’ ICAP, ha riferito l’incremento
delle manifestazioni e dei picchetti di fronte agli uffici diplomatici
statunitensi realizzati da vari collettivi solidali con l’Isola, ed ha
confermato la presenza a Holguín di un gruppo di deputati che arrivano dal
Brasile.
Parallelamente al Colloquio, le donne di Artemisa sfileranno in rappresentazione
di tutta Cuba per esigere che gli Stati Uniti consegnino i visti a Olga
Salanueva e ad Adriana Pérez, mogli di René González e Gerardo Hernández,
rispettivamente, perchè li possano visitare.
A
L’Avana, nell’Istituto Superiore Politecnico José Antonio Echeverría, si
svolgerà, il 17 novembre, una Tribuna Aperta alla quale parteciperanno giovani
stranieri che studiano nei centri d’Educazione Superiore di Cuba.
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Nel forum per la liberazione dei
Cinque cubani
ci sarà un ex procuratore degli USA
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4.11.11
- www.cubadebate.cu
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L'ex procuratore generale statunitense Ramsey Clark
sarà uno dei 300 partecipanti in un colloquio che
esigerà il ritorno dei Cinque antiterroristi cubani
prigionieri politici nel paese settentrionale 13 anni
fa, confermarono oggi fonti ufficiali.
“Ci sono altre personalità nordamericane che
annunciarono il loro interesse ad assistere”, espresse
la presidentessa dell’Istituto Cubano di Amicizia coi
Popoli (ICAP), Kenya Serrano, presentando in una
conferenza stampa il VII Colloquio internazionale per la
liberazione dei Cinque, ad Holguín.
Dopo i venezuelani la delegazione degli Stati Uniti
sarà la seconda più numerosa dell’incontro che si
realizzerà tra i giorni 16 e 19 prossimi nella città
orientale di Holguin, a oltre 700 chilometri da L’Avana.
Definendo le sfide del Colloquio, Serrano spiegò che
il punto principale è ottenere il ritorno alla nazione
caraibica di Gerardo Hernandez, Ramon Labañino, Antonio
Guerrero, Fernando Gonzalez e Renè Gonzalez, questo
ultimo attualmente sta scontando un regime di tre anni
di libertà vigilata.
Il movimento di solidarietà con i Cinque - presente in
152 paesi - trova così uno spazio di riflessione, di
proiezione e di cerca di nuove forze insieme al popolo
cubano per lottare a beneficio dei Cinque uomini
arrestati a Miami nel settembre del 1998.
“La nostra battaglia non finirà il giorno che
liberino i Cinque (per la loro scarcerazione, esistono
più di 340 comitati in 113 Stati) ma piuttosto quando
tutti i veri terroristi, soprattutto i confessi saranno
messi in prigione”, segnalò la dirigente dell’ICAP.
La numerosa presenza di delegati da tutto il mondo,
ha affermato, è un riflesso delle dimensioni universali
che ha raggiunto il movimento di solidarietà coi
lottatori antiterroristi che penetrarono le
organizzazioni anticubane nel sud della Florida, con
piani violenti contro Cuba.
Parlando dell’agenda dell’evento, la dirigente emerse
alcuni azioni che prevedono una partecipazione di massa
come una marcia in bicicletta il giorno dell’apertura ed
una camminata delle donne il giorno della chiusura.
Per Serrano le dimensioni raggiunte dal forum che
cominciò con 14 delegati stranieri sono riflesse dalla
forza del movimento per la liberazione di Gerardo,
Ramon, Antonio, Fernando e Renè in tutto il mondo.
Ogni volta sono più frequenti le marce ed i sit-in di
fronte alle ambasciate ed ai consolati degli Stati Uniti
in Canada, Ecuador, Colombia ed Argentina, oltre ad
Honduras, Olanda, Italia e Repubblica Ceca, menzionò.
A questi si sommano, aggiunse, Russia, Spagna, Gran
Bretagna e Libano, come in Kenya, Australia, Filippine,
Ghana, Namibia, e Guatemala.
Con la partecipazione di Clark, segretario di
Giustizia del governo nordamericano dal 1967 al 1969,
gli organizzatore prevedono uno stage contro il
terrorismo a
Boca de Samà, un villaggio di pescatori che
nell’ottobre del 1971 è stato vittima di un attacco con
motoscafi rapidi.
Foro interattivo
in Internet dai
media digitali dell’ICAP
1.11.11
- www.granma.cu
La
città di Holguín riaprirà le porte dal 16 al 19 prossimi, per riunire circa 300
delegati di
41 paesi che scambieranno idee e opinioni attorno al reclamo di libertà per i
Cinque antiterroristi cubani, ingiustamente reclusi da 13 anni negli Stati
Uniti.
“La maggioranza dei partecipanti a questa 7ª edizione del Colloquio
Internazionale per la liberazione dei Cinque e contro il terrorismo, riflette le
dimensioni mondiali che ha il movimento di solidarietà con la causa di René,
Ramón, Gerardo, Antonio e Fernando, ed esprime la forza di questi gruppi e della
lotta per la libertà definitiva di questi uomini”,
ha affermato Kenia Serrano Puig, presidentessa del Istituto cubano di Amicizia
con i Popoli, ICAP.
In
un incontro con la stampa, Kenia ha parlato delle attività che si svolgeranno
durante l’incontro, tra le quali va segnalato un Foro Interattivo in Internet,
per il quale già si convoca dalla pagina web dell’incontro e dai media digitali
dell’ICAP.
Inoltre si svolgeranno una marcia di donne per le strade della città, il
dibattito ‘I popoli del mondo accusano
Posada Carriles’, nel quale le vittime
delle atrocità di questo terrorista, a Cuba e in Venezuela, esporranno le loro
testimonianze ed esigeranno la sua reclusione definitiva, ha dettagliato Kenia.
L’innoctro
annuale a Holguín fa parte della giornata permanente per la liberazione dei
Cinque e contro il terrorismo, nella quale sono implicate sempre più forze
politiche, parlamenti, capi di Stato, figure religiose e persone oneste nel
mondo.
Tra i partecipanti a questa edizione ci sono l’ex procuratore generale degli
Stati Uniti Ramsey Clark, Alicia Jrapko, coordinatrice del Comitato
Internazionale por la Liberazione dei Cinque negli Stati Uniti.
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