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Il traduttore si scusa per gli errori
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Messaggio di René González
al popolo di Cuba
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13.10.11 - http://cambiosencuba.blogspot.com/ |
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Queste
parole sono per il mio popolo al quale le debbo dal giorno in cui sono uscito
dal carcere e che non ho potuto inviare per le circostanze che costituivano la
necessità di fare un viaggio sicuro prima di poterle inviare.
È difficile realmente
dirigersi ad un popolo che si ama tanto e del quale uno si sente parte,
attraverso un video, ma sentivo la necessità di comunicare con voi e dirvi
quanta gratitudine sentiamo per tutto quello che avete fatto, spiegare che ci
siamo sentiti molto accompagnati dalle migliaia di messaggi, le lettere dei
bambini, di tutti i collettivi di lavoro e di studio che da Cuba ci hanno
inviato i loro messaggi, l’appoggio che non ci è mai mancato e che ci ha
alimentato in questi anni d’ingiustizia, che sono già troppi.
Per me questo momento di
felicità che condividiamo è semplicemente una parentesi in una storia di abusi
nella quale non è ancora stato fatto un apice di giustizia. Il fatto che io
adesso sia fuori dal carcere significa solamente che è terminata una strada di
abusi ai quali sono stato sottoposto, ma abbiamo quattro fratelli che dobbiamo
riscattare, perchè necessitiamo che stiano insieme a noi e con i loro familiari,
che stiano tra di voi, dando il meglio di sè, e non in questi luoghi dove
stanno, dove si alzano, si svegliano ogni giorno, vanno a una mensa dove non
devono mangiare, stanno tra gente tra la quale non devono stare, e realmente
necessitiamo continuare questa lotta per farli uscire, presto.
Per me questa è solo una
trincea, un nuovo luogo nel quale continuerò a lottare per che si faccia
giustizia e come i Cinque si possa ritornate assieme a voi.
Voglio mandare un saluto
speciale ai familiari degli altri quattro fratelli che davvero mi hanno commosso
con la loro allegria, realmente giunge nel profondo quando uno parla per
telefono con una persona che sa che ha un figlio in carcere, un marito in
carcere e riceve la mia libertà come fosse la libertà di uno dei suoi.
A me, davvero, questo mi
commuove e m’impegna e dobbiamo continuare a fare questa lotta perchè loro non
meritano di stare dove sono.
A tutto il mio popolo, a
tutti coloro che in tutti questi anni ci hanno accompagnato in tutto il mondo,
che sono stati migliaia, con i quali siamo riusciti poco a poco a rompere questo
blocco dell’ informazione, rompere il silenzio che le grandi corporazioni della
stampa hanno costruito attorno al caso, estendo da parte dei Cinque il mio
profondo ringraziamento, e il mio impegno di continuare a rappresentarvi come
meritate, che in definitiva è quello che stiamo facendo, i Cinque, perchè non
siamo solamente Cinque, ma siamo un popolo completo che ha resistito per 50
anni.
È grazie a questo che noi
stiamo resistendo ancora perchè ci ispiriamo a voi, perchè sappiamo che vi
rappresentiamo e non vi tradiremo mai, e saremo sempre all’altezza che vi
meritate.
Un abbraccio per tutti.
I Cinque vi vogliono bene
in qualsiasi luogo si trovino
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