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Una poesia al giorno perrompere il silenzio |
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26.01 al 12.02 - tratto da Megachip
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'La mia permanenza nel Centro di Transito Federale in Oklahoma è stata lunga. Diciotto giorni, isolato, in una cella del cosiddetto ''buco'', giorni che mi sono sembrati un'eternità.
Solamente una parte di quel diario e una delle nove lettere scritte arrivarono a destinazione. Per me fu un gran dolore quello che era potuto succedere, e feci ricorso alla poesia per rivivere i momenti di quell'isolamento e, in qualche modo, rimediare all'irreparabile perdita. Dal 3 al 16 di marzo, ormai di nuovo a Florence, sono nate queste poesie, in forma di diario, che suggerisco di leggere come un solo poema (come si dice si debbano leggere i famosi sonetti di Shakespeare, facendo salva la gran differenza tra quell'opera classica e questa modesta creazione). Per questo poemario decisi di scrivere versi decasillabi con rima libera, nella quantità di versi tipica del sonetto. Il mio obiettivo non è la ricerca della bellezza ritmica o della perfezione della strofa, e nemmeno di creare qualcosa di nuovo. La mia pretesa è di portare il lettore fino agli angoli più segreti della mia anima in quei giorni di ingiusto e totale isolamento, anche se, come direbbe Darío: “la mia protesta resta scritta” contro il trattamento e la inusuale perdita”.
La proposta è di pubblicare ogni giorno per diciotto giorni, a partire dal 26 gennaio e fino al 12 febbraio 2011, sui blog, su facebook, siti internet o di inoltrare tramite liste di distribuzione e altro, la poesia corrispondente a quel giorno, scritta da Tony un anno prima, cioè fra il 26 gennaio e il 12 febbraio del 2010. In italiano, inglese, francese, portoghese e persino in russo e bulgaro, le poesie di Tony solcheranno il cyberspazio, demolendo muri di silenzio.
Possa essere questo un modo in più per dimostrare ai Cinque la nostra solidarietà, il nostro affetto, la sicurezza nella chiara certezza delle loro azioni, e anche per gridare all'impero, da tutti gli angoli del pianeta LIBERTA' PER I CINQUE.
Vi diciamo con le parole di Tony:
Vi invitiamo a partecipare a questa nuova azione poetica. ''Poesie per rompere silenzi'' in solidarietà con i Cinque e, in maniera particolare, in omaggio a Tony Guerrero, un uomo che nelle più terribili circostanze non ha mai perso il suo coraggio e il suo sorriso.
Se volete richiedere e ricevere le traduzioni in una o più lingue tramite posta elettronica per aderire alla campagna, potete scrivere a tonyunlugarderetiro@gmail.com
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Martes,
26
de
enero
de
2010 Sucede que la injusticia sigue. Sucede que llevo caja negra. Sucede que soy yo quien lo dice. Sucede que quisiera que me creas. Sucede que vuelo sin temores. Sucede que sacudo mis venas.
Sucede
que
dos
soles
se
cruzan.
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Martedì 26 gennaio 2010
Succede
che
l'ingiustizia
prosegue.
Succede
che
due
soli
si
incrociano.
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Miércoles, 27 de enero de 2010 La celda se vuelve una laguna
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Mercoledì, 27 gennaio 2010 Quando chiudono la porta di ferro
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Jueves, 28 de enero de 2010
Este origen de día sin rumbo que sujeto al viento de la vida sobre mi esparce luz de aurora nunca es perdida, sino ganancia. Esta sucesión de atardeceres sin fragancias ni ecos ni colores que fija mi sustancia imperfecta nunca es perdida, sino ganancia. Este tiempo cargado de pausas que no deja mi amor madure, crepúsculo en un paraje oscuro como una vereda interminable entre sombras que crecen y tiemblan, nunca es perdida, sino ganancia.
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Giovedì, 28 gennaio 2010
Questa origine di giorni senza rotta esposta al vento della vita che sparge su di me luce d'aurora non è mai danno, ma beneficio. Questo succedersi di tarde sere senza fragranze né echi né colori che la mia sostanza imperfetta fissa non è mai danno, ma beneficio. Questo tempo carico di pause che non lascia che il mio amore maturi, crepuscolo in paraggi oscuri come sentiero interminabile tra ombre che crescono e tremano, non è mai danno, ma beneficio.
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Viernes, 29 de enero de 2010
Anocheció mientras leía un libro (el que pudo llegar a mis manos) cuyo argumento vacuo y siniestro apenas para mí tuvo sentido. Pensé en los grandes escritores |
Venerdì 29 gennaio 2010 Ho pensato ai grandi scrittori
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Sábado, 30 de enero de
2010 Soy dichoso por este aislamiento donde a mis anchas holgazaneo mientras contemplo mi alma vagar por la lejanía hasta perderla. Soy dichoso por este silencio cuando puedo escucharme a mi mismo sin que nada me turbe de afuera, sin que el tiempo me busque y me encuentre. Soy dichoso así, ni más ni menos, sin pensar en ello, respirando los átomos que nos entremezclan, metido en el corazón de un ser dueño de un aliento incalculable, esparciéndose por el espacio. |
Sabato,
30 gennaio 2010 |
Domingo, 31 de enero de
2010 Que no me dejen mirar la luna ni el árbol seco del lento invierno, que me prohíban prender el fuego, jugar al sueño con la ceniza, no significa que
esta perdido |
Domenica,
31 gennaio 2010
non significa che è perduto |
Lunes, 1 de febrero de
2010 Dije no a la quietud mohosa. Me paré sobre el suelo desnudo, di el primer paso, luego el segundo, poco a poco me volvía lluvia. Al inicio, fue el
escepticismo |
Lunedì 1
febbraio 2010
All'inizio, lo scetticismo |
Martes, 2 de febrero de
2010 Noche seductora que me llamas desde los abismos del silencio. !Ah, noche magnánima y magnética, novia del ocio aun inviolada!. Noche errante,
hechicera de ojos |
Martedì,
2 febbraio 2010
Notte errante, incantatrice e occhi |
Miércoles, 3 de febrero de
2010 La muchacha que da las pastillas a los adictos a los calmantes tiene cara de ángel, me recuerda a una novia de tiempos pasados. Ella cada noche hace una ronda, con su voz va
rompiendo el silencio |
Mercoledì 3 febbraio 2010 La ragazza che dà le pastiglie la sua voce va rompendo il silenzio
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Jueves, 4 de febrero de 2010 Vivencias y vocablos buscando respuestas a la nada y al suceso, vienen al recinto del presente como las abejas al panal. El batir de sus alas
inunda
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Giovedì 4 febbraio 2010 Il loro battere d'ali inonda |
Viernes, 5 de febrero de 2010
El silencio es verde, de improviso, mi corazón fértil, lentamente habituado a cosas naturales, viste de hojas verdes del deseo. Recuerdos del bosque y de la lluvia emergen con su aliento escondido y siento otra vez en mi garganta un ardor de jazmines y sangre. Sin parar, mi corazón evoca miradas fieles al amor puro, besos al abrazo de la noche, caricias que dieron paz al alma. Pero, por dónde andarán sus ojos, sus labios, sus suaves manos puras?
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Venerdì, 5 febbraio 2010
Il silenzio si fa verde, all'improvviso, il mio cuore fertile, lentamente abituato a cose naturali, veste di foglie verdi il desiderio. Ricordi del bosco e della pioggia emergono con il loro effluvio nascosto e sento di nuovo in gola un ardore di sangue e gelsomini. Senza sosta, il mio cuore evoca sguardi fedeli all'amor puro, baci nell'abbraccio della notte, carezze che hanno dato pace all'anima. Però, dove saranno i suoi occhi, dove le sue labbra, soavi sue le mani così pure?
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Sábado, 6 de febrero de 2010
Mujer, rompes en mi pensamiento como los oleajes en las playas; entras de repente en mis arenas, luego al mar regresas otra vez. Así eres tu, marejada indócil, vaivén incesante de las aguas donde se ahoga mi corazón contando tu cuerpo ola a ola. Ya conoces que regresare, sin embargo, no sabes tu nombre ni sabes que recuerdo tus besos. Tal vez, un día cuando tu piel destruya este castillo de ausencias te abriré la trama de mis versos.
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Sabato, 6 febbraio 2010
Donna, ti infrangi nel mio pensare come sulle spiagge il mareggiare; penetri all'improvviso le mie sabbie, e ancora torni al mare. Così sei tu, mareggiata indocile, vai e vieni incessante delle acque dove il mio cuore affoga raccontando il tuo corpo ad ogni onda. Sai già che tornerò, ma non il tuo nome e nemmeno che ricordo i tuoi baci. Forse, un giorno, quando la tua pelle avrà distrutto questo castello di assenze ti aprirò la trama dei miei versi.
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Domingo, 7 de febrero de 2010
Hoy he escrito a varias amistades, a ninguna le narro el rosario de vicisitudes que he pasado (más que las que todos imaginan). En mis líneas les hago saber que esta celda, sin nada y sin nadie, para mí es un lugar de retiro donde me libro de mis cadenas. Como otros de mi vida, este hueco, sin prisa lo relleno de luz para que de su oquedad aflore el resplandor que a mi corazón convierte en surtidor del amor, de este amor con que a todos escribo.
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Domenica, 7 febbraio 2010
Oggi ho scritto a varie amicizie, a nessuna racconto il rosario delle vicissitudini passate (più di quelle che si possano immaginare). Nelle mie frasi faccio sapere che questa cella, senza niente e nessuno, per me è luogo di ritiro dove libero le mie catene. Come altri della mia vita, questo buco, senza fretta, lo riempio di luce affinché dalla sua vacuità affiori splendore che converta il mio cuore in zampillare d'amore, di questo amore con cui scrivo a tutti.
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Lunes, 8 de febrero de 2010
Anoche, cuando un hosco silencio como el manto de la oscuridad me cubría, y la incertidumbre de crudas nevascas me embriagaba, el amor provoco un ramalazo en las fibras de mi corazón, punzadas de perpetuas ausencias. Por un buen tiempo estuve despierto. Anoche, frente a la soledad resonante de ayeres me dije: Todos los desvelos de mi vida han desbrozado esta larga senda por donde los peligros de muerte no han podido malograr la luz.
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Lunedì, 8 febbraio 2010
Stanotte, quando un fosco silenzio come il manto dell'oscurità mi copriva, e l'incertezza di crudi nevaschi mi ubriacava, l'amore ha provocato uno strappo nelle fibre del mio cuore, spillate di assenze perpetue. Sono stato sveglio un bel po'. Stanotte, di fronte alla solitudine risuonante di giorni passati mi sono detto: tutte le veglie della mia vita hanno sfrondato questo lungo sentiero dove i pericoli di morte non hanno potuto distruggere la luce.
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Martes, 9 de febrero de 2010
En mi soledad digo tu nombre y sus letras son un sol naciente entre las nubes de la alborada donde con lumbre se abren las flores. Al andar lo digo en las esquinas que forja y deshace el pensamiento y en mi soliloquio con tu nombre ni luces ni sombras distingo. Lo digo sin que nadie me escuche en una voz de intima emoción que apenas hiere el aire y el silencio. A las preguntas del firmamento respondo, levantando la vista hasta la eternidad de tu nombre.
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Martedì, 9 febbraio 2010
Nella mia solitudine dico il tuo nome e le sue lettere sono un sole nascente tra le nuvole dell'alba dove alla luce s'aprono fiori. Nell'andare lo dico negli angoli che il pensiero forgia e disfa e col tuo nome nel mio soliloquio non luci né ombre distinguo. Lo pronunzio senza che nessuno possa ascoltarmi in una voce intima di emozione che ferisce appena l'aria ed il silenzio. Alle domande del firmamento rispondo, alzando lo sguardo fino all'eternità del tuo nome.
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Miércoles, 10 de febrero de 2010
Seguro, en medio del temporal, me imagino andando por el mundo como si caminaran conmigo hombro a hombro brazos invencibles. Pasaran con sus alas oscuras otras tantas gélidas noches sin poder aniquilar la aurora del día final de la injusticia. Hermanos y hermanas de la lucha solidaria que se multiplica cual las hojas en la primavera: ¡Ustedes nos darán la victoria, ustedes estarán con nosotros en la gran jornada del regreso!
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Mercoledì, 10 febbraio 2010
Sicuro, nella tempesta, mi immagino in giro per il mondo come se con me camminassero spalla a spalla braccia invincibili. Passeranno con le loro ali scure tante altre gelide notti senza riuscire ad annullare l'aurora dell'ultimo giorno dell'ingiustizia. Sorelle e fratelli della lotta solidale che si moltiplica come foglie in primavera: ci darete la vittoria, sarete con noi nella grandiosa giornata del ritorno!
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Jueves, 11 de febrero de 2010
Desde mi niñez de hogar y escuela, en mi juventud de sitio en sitio, toda mi vida, y hasta en mis sueños, tú has habitado en mi corazón. Isla de soles que a todos brindas palmas y playas, aves y frutos, aquel verano abrasador que amo, aquel árbol libre en la campiña, dispuesta a diario a cuidar la flor indispensable de la esperanza en mí tu alientas siempre la paz. Tu amor me impulsa, tu amor me colma de luz, ¡oh, patria!, vendrá el regreso y el beso tuyo que nos espera.
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Giovedì, 11 febbraio 2010
Sin dalla mia infanzia tra casa e scuola, nella mia gioventù da un posto all'altro, per tutta la mia vita, e persino nei sogni, hai abitato nel mio cuore. Isola di sole che offri a tutti palme e spiagge, uccelli e frutti, quell'estate rovente che amo, quell'albero campagnolo e libero, disposta ogni giorno a prendersi cura del fiore indispensabile della speranza mi alimenti sempre un anelito di pace. Il tuo amore mi sprona, il tuo amore mi colma di luce, patria !, arriverà il ritorno e il tuo bacio che ci aspetta.
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Viernes, 12 de febrero de 2010
Cruzando el corazón del azul insondable, confuso de rutas, mas, acompañado de esperanzas insignificantes pero ciertas, miro la callada geografía sumergida en un fulgor de nieve, territorio de lo indefinido, espejismos de la libertad. Hay cansancio, pero no me rindo. Hay cortaduras, pero no sangro. Tanta fatiga, tantos dolores calmo con el amor de mis sueños hecho de una materia invencible que no reconocen los guardianes.
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Venerdì, 12 febbraio 2010
Nell'attraversare il cuore dell'azzurro insondabile, in un groviglio di rotte, ma accompagnato da speranze insignificanti però certe, osservo la geografia silente sommersa in un fulgore di neve, territorio dell'indefinito, miraggio della libertà. Stanco, non mi arrendo. Ferito, non sanguino. Tanta fatica, tanti dolori: li calmo con l'amore dei miei sogni, materia invincibile che i guardiani non sanno riconoscere.
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