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Libertà per i Cinque, ORA!
Prove inconfutabili della complicità di Washington con i terroristi |
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27.09.11 - parole di R.Alarcon nella giornata di solidarietà con i Cinque, il 12.09, www.granma.cu
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Per
Rene si apre un periodo di tre anni di cosiddetta "libertà
vigilata" che costituisce un rischio certo per il nostro compagno e
un'addizionale ingiusta sanzione per lui e la sua famiglia. Ma significa anche
una sfida per l'amministrazione Obama che, speriamo, la sappia affrontare con
saggezza e buon senso. Da quel giorno saremo di fronte ad uno degli aspetti più
rivelatori, e quindi più taciuti, del sordido processo a cui sono stati
sottoposti i nostri compagni.
Ciò
è stato proclamato da una corte federale degli Stati Uniti nel dicembre del
2001, appena tre mesi dopo l'abominevole atto terroristico dell'11 settembre e
lo ha fatto su espressa e formale richiesta degli impostori che hanno scatenato
una cosiddetta "guerra contro il terrorismo", fondata sulla menzogna e
l'illegalità, che ha causato la morte e la sofferenza a innumerevoli innocenti
in molte parti del mondo.
Che farà
ora l'attuale governo? Chiedergli di annullare la sanzione contro René e che si
azzardi a mandare i suoi agenti ad arrestare i terroristi che loro conoscono,
nei luoghi dove "si sa che ci sono o
o che sono frequentati",
forse sarebbe chiedere troppo. Ha, tuttavia, la possibilità di evitare il
problema, lasciando che René ritorni a Cuba ora, alla sua casa e famiglia. Se si
obbliga René a permanere là un solo giorno dopo il 7 ottobre il presidente Obama
dovrà scegliere da che parte stare nella lotta contro il terrorismo.
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