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L’ipocrisia degli Stati Uniti nella lotta contro il terrorismo |
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21.04.11 - Deisy Francis Mexidor www.granma.cu
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L’intellettuale statunitense Saul Landau ha reiterato il suo duro biasimo per l’ipocrisia del suo paese nella lotta contro il terrorismo, dato che negli USA è stato assolto un criminale come Luis Posada Carriles.
"I terroristi sono liberi mentre gli antiterroristi sono reclusi", ha affermato Landau, rispondendo alle domande degli spettatori di una presentazione nel cinema Brava di San Francisco, del suo documentario “Per favore che il vero terrorista si alzi in piedi”.
Posada Carriles, autore dell’attentato contro un aereo civile cubano, nel quale morirono 73 persone nel 1976, è stato assolto l’8 aprile in un tribunale di El Paso, in Texas, da 11 accuse relazionate solo con frode migratoria.
Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero, Fernando González e René González invece scontano durissime e arbitrarie sanzioni nelle prigioni dell’impero.
I Cinque, come li si conosce a livello internazionale, allarmavano sui piani estremisti organizzati e finanziati nel sud della Florida.
Il film di Landau permette di scoprire le profonde ragioni che avevano i Cinque cubani per proteggere il loro paese contro il terrorismo, segnala una nata del Comitato Internazionale per la Libertà dei Cinque, diffuso mercoledì 20.
Dopo 1 ora e 20 minuti di proiezione, si sono accese le luci e l’attore e attivista Danny Glover, è andato sul palcoscenico.
Glover ha detto che con Saul Landau, ha visitato Gerardo Hernández in tre occasioni, ed ha sottolineati le qualità del cubano che ha definito ‘un esempio di quello che significa l’essere umano nel più alto senso della parola’.
Alicia Jrapko, del Comitato Internazionale, ha detto che il documentario di Landau è un importante strumento per spiegare le motivazioni dei Cinque, e perchè stavano negli Stati Uniti.
Hanno assistito alla proiezione del filmato anche Gayle McLaughlin, sindachessa di Richmond; il presidente del Partito Democratico della California, John Burton, e Tony González, direttore del Movimento Indio Americano dell’Ovest.
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