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Assassinati in Colombia 14

candidati alle elezioni regionali

 

3.06.11 - www.granma.cu

 

 

ASSASSINATO L'ENNESIMO MILITANTE DEL PARTITO COMUNISTA COLOMBIANO DAL TERRORISMO DI STATO

 

Argemiro Hernández, militante del Partito Comunista Colombiano, è stato assassinato da un sicario sabato 14 maggio nella piazza del mercato di Chaparral (dipartimento del Tolima).
Secondo il segretario politico della sezione regionale del partito, il sicario, che ha sparato con una pistola con il silenziatore, era un "professionista, di quelli prodotti dal regime per impedire i cambiamenti democratici di cui il paese ha bisogno; non è un crimine isolato, fa
parte delle migliaia di crimini ai danni dell'Unión Patriótica, il Partito Comunista e le persone che maggiormente s’impegnano a favore del popolo." Che questo sia un omicidio mirato voluto dal terrorismo di Stato, è un dato evidente non solo per le modalità dell'esecuzione e le caratteristiche della vittima, ma anche perché la regione del sud del Tolima è capillarmente militarizzata, con una grandissima concentrazione di truppe dell'Esercito.
Gli sproloqui di “Jena” Santos su presunte diminuzioni della violenza contro sindacalisti, giornalisti, attivisti, militanti e leader comunitari colombiani non hanno alcun valore, sono chiacchiere che non modificano di un millimetro la realtà di questo martoriato paese: gli oppositori al regime fascista rischiano ogni giorno di cadere sotto gli attacchi di militari, paramilitari, sgherri del governo e dell'oligarchia, e quanto più la loro attività viene svolta alla luce del sole ed ottiene visibilità, tanto più facilmente diventano obiettivi militari del terrorismo di Stato.

Almeno 14 candidati alle elezioni regionali dell’ottobre prossimo in Colombia sono stati assassinati sino ad oggi in questo 2011, ha denunciato una ONG.

In accordo con la Missione d’Osservazione Elettorale (MOE), altri sei aspiranti hanno sofferto attentati, mentre 19 sono stati oggetto di minacce.

Per la direttrice del MOE, Alejandra Barrios, la situazione è preoccupante, perchè a cinque mesi dalle elezioni il numero dei casi dipinge uno scenario indesiderabile per l’esercizio democratico.

C’è un bilancio di 39 azioni violente contro candidati, concentrati nei dipartimenti di Arauca, Antioquia e Huila, ha precisato la Barrios, citata dai media locali.

La dirigente attribuisce i fatti alle organizzazioni armate al margine della legge, che cercano di occupare municipio e governatorati.

Il Governo ha espresso il suo timore che le nuove bande criminali tentino d’impadronirsi dei municipi attraverso dei prestanome per controllare il denaro pubblico e le rotte del narcotraffico.

Il prossimo 30 ottobre in Colombia si svolgeranno le elezioni per la scelta dei governatori, dei sindaci e dei consiglieri municipali.