La giustizia haitiana sta esaminando  18 denunce, nove per crimini di lesa umanità, contro Jean Claude Duvalier, che è tornato nella nazione da un mese circa, riporta Prensa Latina.

 

Il capo della Procura di Port au Prince, Auguste Ariscidas, ha dichiarato che molte denunce sono relazionate a esili forzati, detenzioni arbitrarie, distruzione di proprietà private, tortura e violazioni dei diritti umani  durante il regime dell’ex dittatore.

 

Il funzionario ha precisato che il giudice d’istruzione incaricato del processo, Jean Carvés, ha citato sino al momento quattro degli accusatori e che inoltre sta investigando le accuse  di corruzione, furto e appropriazione indebita di fondi pubblici che la giustizia haitiana ha imposto contro l’ex dittatore, alias Baby Doc, poche ore dopo il suo ritorno nel paese.

 

"Questi casi seguono il loro corso e Duvalier deve presentarsi di nuovo davanti ai tribunali", ha aggiunto Ariscidas.

 

Una settimana fa, la procura della  capitale ha convocato l’ex presidente ad apparire di fronte al giudice Carvés, ma non si è presentato, ha detto il suo avvocato, per problemi di salute.

 

A soli 19 anni, Baby Doc aveva sostituito suo padre, Francois Duvalier, nella presidenza haitiana e, con i paramilitari detti Tonton Macoutes, mantenne un governo repressivo e brutale che obbligò migliaia di persone ad abbandonare il paese, tra il 1971 e il 1986.

 

Inoltre è responsabile dell’assassinio  di migliaia di oppositori al suo regime e del furto di milioni di dollari, inviati nelle banche svizzere.

 

Duvalier è tornato ad Haití il 16 gennaio scorso dopo 25 anni d’esilio in Francia, e da  allora ha contattato vari funzionari e seguaci del suo ex governo.