Nuestra America |
Normalità nella
consultazione |
9.05.11 - www.granma.cu
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Con assoluta normalità si è svolta sabato 7, in tutto l’Ecuador la consultazione popolare promossa dal Governo del presidente Rafael Correa, para implementare una serie di riforme, ha riportato Telesur. Il presidente Rafael Correa ha votato, esercitando il suo diritto al suffragio, accompagnato da sua figlia e successivamente ha raggiunto la sede del governo, dove ha aspettato il risultato, considerato la sua sesta vittoria elettorale, da quando ha assunto il potere nel 2007. Due sondaggi realizzati, uno autorizzato dal Consiglio Nazionale Elettorale (CNE), davano il SÍ come vincitore con il 57% dei voti validi a favore delle dieci domande sottoposte al criterio popolare, ha informato Reuters. Gli ecuadoriani sono andati a votare dalle prime ore del giorno per approvare o no il referendum e la consultazione popolare che è stata realizzata per pianificare alcune riforme costituzionali ristrutturare il sistema giudiziario e rafforzare il combattimenti contro l’insicurezza tra i vari propositi. Il capo degli osservatori della OEA, Enrique Correa, ha sottolineato che durante un percorso per più di 300 seggi in tutto il paese non ci sono state complicazioni né interferenze, e la votazione è avvenuta in totale tranquillità, com’è tradizione nelle elezioni ecuadoriane, ha riferito PL, assicurando che la maggioranza delle Giunte Ricevitrici dei Voti, presenti nel seggi, era costituita dai membri previsti e in pochissimi casi sono stati chiamati supplenti per completarle. Inoltre ha segnalato una scarsa partecipazione dei delegati dei partiti e dei movimenti politici nei seggi ed ha assicurato che il lavoro degli osservatori nazionali è insostituibile. Circa 45 osservatori di 16 paesi, organismi internazionali e invitati speciali dell’America Latina hanno controllato la consultazione popolare e il referendum, ha dichiarato il vicepresidente del CNE, Carlos Cortez. Delegati di Argentina, Bolivia, Cile, Colombia, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Panama, Paraguay, Perù, Puerto Rico, Repubblica Dominicana, Uruguay, Venezuela e di varie organizzazioni hanno collaborato alla supervisione del processo, ha indicato ancora PL. Tra gli invitati speciali la senatrice cilena Isabel Allende. |
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