La Speranza, Intibucá, 18 giugno 2011
Movimenti sociali
Organizzazioni Popolari
Reti, campagne, comitati di solidarietà
Compagne e compagni di ogni dove: Da questo
luogo denominato La Esperanza, territorio
storico di lotta indigena, da questa terra
dell’Honduras, uno dei cuori di resistenza
in quest’ora latinoamericana di
emancipazione popolare, vi scriviamo con
coraggio, convinzione ed allegria per
convocarvi alla lotta collettiva contro la
militarizzazione e l'interventismo.
Il 26, 27 e 28 giugno noi movimenti sociali,
popolari ed indigeni abbiamo concordato di
realizzare la Giornata Continentale di
Solidarietà con l’Honduras, popolo che a
partire dal colpo di stato dell'anno 2009, è
diventato laboratorio di occupazione,
militarizzazione, criminalizazzione e
repressione contro tutta la popolazione, in
particolare quella che lotta e si mantiene
in ribellione contro il golpismo
internazionale.
La situazione dell’Honduras è aggravata
dall’avvenuta legalizzazione del colpo di
stato presso istanze internazionali, che ha
dato ossigeno ai golpisti ed appoggiato un
discorso di riconciliazione, mere bugiarde
ed ipocrite parole per occultare la violenza
sistematica con cui sono aggrediti uomini e
donne honduregne quotidianamente.
Gli assi portanti di questa giornata vertono
su:
- Esigere la chiusura delle basi militari
straniere e denunciare che le basi militari
nordamericane hanno appoggiato il golpe e
hanno esteso l’occupazione del paese per
perpetuare il saccheggio e la dominazione.
- Fermare la militarizzazione e repressione
contro il popolo honduregno da parte delle
forze armate nazionali e paramilitari, per
cui proponiamo l'eliminazione totale di
tutto l'apparato e di tutta l'industria
militare.
- Porre fine alla criminalizzazione delle
lotte sociali e alle gravi e sistematiche
violazioni dei diritti umani.
- Chiedere il processo e la punizione per i
golpisti, che fanno tuttora parte delle
strutture di potere del paese, responsabili
dell'assassinio e repressione brutale contro
il popolo honduregno
- Contribuire allo smantellamento della
cultura della militarizzazione, come forma
di dominazione patriarcale, razzista e
neoliberista in ogni ambito della vita
quotidiana per tutti quanti.
V’invitiamo a realizzare azioni di fronte ad
ambasciate e consolati honduregni e/o
ambasciate straniere, organizzare dibattiti,
tournée, attività culturali di strada, fare
interventi attraverso i mezzi d’informazione
e realizzare ogni tipo d’iniziative autonome
e creative per far conoscere la grave
situazione di violazione dei diritti umani
in Honduras, denunciare l'assassinio e
criminalizzazione della resistenza
honduregna, l'occupazione imperialista del
paese con velleità di controllo emisferico
ed a riaffermare il rifiuto dei colpi di
stato militari ovunque siano.
Con la fermezza, speranza e convinzione che
ci mantiene in quest’Honduras degno e
ribelle, vi esortiamo ad organizzarvi,
mobilitarvi e ad incontrarci nello spirito
comune della lotta per la vita giusta,
solidale e felice per tutte e tutti.
COPINH,
OFRANEH, Artisti in Resistenza, MUCA,
Insurrezione Autonoma, ERIC, COFADEH
Campagna America Latina e Caraibi, una
Regione di Pace:
Fuori le
Basi Militari Straniere.
Per informazioni aggiornate sulla situazione
dei diritti umani in Honduras v’invitiamo a
consultare le pagine:
www.cofadeh.org
www.comisiondeverdadhonduras.org/
www.defensoresenlinea.com/cms/
www.cidh.oas.org/countryrep/Honduras09sp/Indice.htm
www.cidh.org/countryrep/Honduras10sp/Honduras10.Cap.I.htm
Consiglio Civico di Organizzazioni Popolari
ed Indigene dell’Honduras COPINH
La Esperanza, Intibucá, 15 giugno 2011
Solidarietà con l’avvocato Enrique Flores
Lanza Dinnanzi alla violazione dell'Accordo
di Cartagena da parte del regime prosecutore
del colpo di stato, che mantiene intatte le
strutture del potere golpista, ed ha emesso
l’ordine degli arresti domiciliari contro
l’avvocato Enrique Flores Lanza, ex ministro
della presidenza del Governo presieduto per
l'ex presidente Manuel Zelaya Rosales,
diramiamo il seguente comunicato:
1. Siamo solidali con l'avvocato Enrique
Flores Lanza, membro della commissione
politica del F.N.R.P. Egli è vittima della
persecuzione politica dei golpisti, che
ancora una volta violano l'Accordo di
Cartagena, decretando gli arresti
domiciliari ed imponendogli una cauzione di
27 milioni di lempiras, da pagarsi entro un
mese al massimo, in modo da violare
totalmente la sua libertà.
2. L'avvocato Enrique Flores Lanza è
rientrato nel paese insieme ad altri
perseguitati politici, in seguito alla firma
dell'Accordo di Cartagena. I golpisti però
lo hanno rotto, come c’era da aspettarsi,
continuando la persecuzione politica a
partire dal potere giudiziario, che è parte
dell’immutata istituzionalità golpista che
regna e governa in Honduras.
3. Dal momento che i golpisti hanno già
raggiunto l'obiettivo di reincorporare
l’Honduras nell'O.E.A, non li sfiora nemmeno
che continui la persecuzione contro gli
esiliati che si sono fidati del menzionato
accordo.
4. COPINH mette in allerta il popolo
honduregno e la comunità internazionale sul
perpetrarsi della repressione contro la
popolazione nel paese, e si rammarica
profondamente che i golpisti abbiano
sorpreso molti organismi e molte persone con
le loro mosse da impostori.
5. Allertiamo gli esiliati che sono tornati
in patria a prendere misure a fronte della
persecuzione politica del regime golpista e
a denunciare ogni atto repressivo.
6. Esigiamo che cessi la persecuzione
politica del regime contro l'avvocato
Enrique Flores Lanza e tutte le persone
rientrate credendo che i golpisti al potere
avrebbero rispettato l'Accordo di Cartagena.
Con la forza ancestrale di Lempira, Iselaca,
Mota ed Etempica si alzano le nostre voci
piene di vita, giustizia, dignità, libertà e
pace.
da www.copinh.org/leer.php/2780945