Gli omicidi in Honduras sono aumentati smisuratamente  nel 2010, con 1600 casi più del 2009, come ha dichiarato il direttore della Polizia Nazionale, Josè Luis Muñoz.

 

Il funzionario non ha dichiarato il numero preciso dei crimini del 2010, ma la cifra supera i 6000 omicidi, con una media di almeno 16 al giorno. 

 

Muñoz ha attribuito il fenomeno a diverse motivazioni,  dalla delinquenza comune al crimine organizzato. 

 

Se si manterrà questa tendenza, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) potrebbe decretare nel 2011 un allarme nazionale per il forte aumento della criminalità. 

 

I dati compilati dalla OMS indicano che il paese sta vivendo una crisi di omicidi e vulnerabilità dei cittadini, ha informato il quotidiano La Tribuna.

 

Al termine dell'anno in Honduras è stato registrato un tasso di omicidi del 72,8% per ogni 100000 abitanti. 

 

Tra gli elementi  più preoccupanti c’è l'incremento delle uccisioni di giovani e donne. 

 

La violenza ha raggiunto livelli estremi dopo il colpo di Stato del mese di giugno del 2009 e durante il regime di Roberto Micheletti, e la tendenza si è mantenuta con il  governo di Porfirio Lobo. 

 

In accordo con le organizzazioni della società civile, l'impunità è una delle principali motivazioni di tanta criminalità, che trova nel paese un campo fertile.