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Nuestra America - Honduras

 

 

Zelaya partecipa alle

proteste in Honduras

 

21.06.11 - www.granma.cu

 

L’ex presidente Manuel Zelaya ha guidato una marcia per prestare contro l’arresto domiciliare di uno dei suoi principali collaboratori accusato di corruzione.

 

Zelaya ha invece accusato il governo dell’attuale presidente Porfirio Lobo di violare L’Accordo di Cartagena de Indias, che ha permesso il rientro del Honduras nella OSA , Organizzazione degli Stati Americani.

 

“Oggi iniziamo una nuova tappa di lotte in Honduras, ha detto Zelaya in un comunicato. Oggi cominciamo a creare coscienze tra gli honduregni, su chi siamo, quanto valiamo e chi ci opprime”.

 

Il dirigente del Fronte Nazionale di Resistenza Popolare (FNRP), Juan Barahona, ha affermato ad AP che: “La mobilitazione è contro il potere giudiziario, per le aggressioni che commette contro i compagni e siamo per strada per protestare contro questo potere golpista. Il potere giudiziario sta attentando contro Enrique Flores (ex ministro della Presidenza nel governo di Zelaya), membro della Commissione Politica del FNRP”, ha aggiunto Barahona. Il FNRP è formato da simpatizzanti di Zelaya.

 

Un giudice ha stabilito l’arresto domiciliare di Flores e il pagamento in 30 giorni di una somma di 1.4 milioni di dollari, ma l’ex funzionario ha già dichiarato di non avere questa somma di denaro.

 

La procura lo accusa d’aver malversato cinque milioni di dollari durante la sua gestione.

 

Flores, che si era rifugiato in Nicaragua dopo il colpo contro Zelaya nel giugno del 2009, è tornato a Tegucigalpa il 28 maggio nello stesso aereo che ha riportato Zelaya dopo il suo esilio.

 

Grazie all’accordo di Cartagena firmato da Lobo e da Zelaya, e avallato dalla Colombia e dal Venezuela, i tribunali hanno sospeso gli ordini di cattura contro Zelaya e i suoi ex funzionari, tra i quali Flores.

 

L’accordo ha permesso la riammissione del Honduras nella OSA ed il ritorno in Patria dell’ex governante che era rifugiato nella Repubblica Dominicana.

 

Lobo ha assicurato che il suo governo non ha violato il trattato ed ha chiesto alla Commissione di Seguimento dell’accordo di Cartagena, integrata da Colombia e Venezuela, di nominare dei giuristi internazionali per verificare la situazione legale di Lores, ma la Commissione non si è ancora pronunciata sul tema.