Nuestra America - Honduras |
I giornalisti in Honduras chiedono sanzioni per la guardia presidenziale |
26 dicembre 2011 - Randy Saborit Mora www.granma.cu
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I comunicatori hanno presentato una denuncia presso la procura dei diritti umani contro i membri della Guardia d’Onore Presidenziale e contro le Forze Armate, perchè il pubblico Ministero punisca coloro che pretendono d’inibire la libertà d’espressione, ha comunicato il sito digitale La tribuna.hn.
“Condanniamo i delitti d’abuso d’autorità e i maltrattamenti crudeli, disumani e degradanti commessi da funzionari civili e militari contro l’esercizio dei diritti garantiti dalla Costituzione della Repubblica”, ha dichiarato al sito citato Signy Fiallos, una delle querelanti.
La denuncia segnala la responsabilità (presunta) nel fatti del generale René Osorio Canales, capo dello Stato Maggiore congiunto delle Forze Armate e del generale Andrés Felipe Díaz, al comando della Guardia d’Onore Presidenziale, tra gli altri .
Lo scorso 13 dicembre, polizia e militari dell’Honduras hanno picchiato a lanciato gas lacrimogeni a decine di giornalisti che, durante una marcia nella capitale Tegucigalpa, denunciavano gli omicidi dei loro colleghi.
Un centinaio di ufficiali della Guardia d’Onore Presidenziale ha attaccato i manifestanti che protestavano, una settimana dopo la notizia della morte violenta della giornalista Luz Marina Paz, che ha portato a 17 il numero del vittime del settore in nel 2011.
L’incidente è avvenuto quando i manifestanti, tutti vestiti di nero e soprattutto donne, si sono concentrati vicino alla Casa del Governo.
I decessi dei lavoratori della stampa in Honduras sono cresciuti con un indice di criminalità contro la vita e l’esercizio del giornalismo, dal colpo di Stato contro Manuel Zelaya, nel giugno del 2009, e durante il regime di fatto di Roberto Micheletti, e del suo successore, Porfirio Lobo, ha segnalato un comunicato degli organizzatori della manifestazione.
Luz Marina Paz e il suo autista, Delmer Canales, sono morti il 5 dicembre, uccisi da sicari, alla periferia di Tegucigalpa, mentre andavano alla stazione radio Cadena Hondureña de Noticias.
In accordo con le autorità locali il veicolo su cui viaggiavano i due aveva ricevuto almeno 37 proiettili.
“Il lavoro giornalistico in questa nazione è marcato dall’assassinio e dall’impunità”, ha assicurato il commissario nazionale dei diritti umani Ramón Custodio, quando ha conosciuto quest’altro fatto di sangue.
“Dal 2007 ad oggi sono stati 23 i giornalisti uccisi nel paese”, ha detto ancora Custodio.
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