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Nuestra America - Haiti

 

Ex presidente Aristide tornerà ad Haiti

con un passaporto diplomatico

 

8.02.11 - Sinay Céspedes Moreno  www.granma.cu

 

 

La popolazione di Haiti felice per il ritorno dell’ex presidente Aristide

 

16.02 - Molti haitiani stanno organizzando l’accoglienza all’ex presidente Jean Bertrand Aristide, che tornerà nel paese prima della seconda giornata d’elezioni  del prossimo 20 marzo.

Centinaia di persone puliscono le strade, organizzano la cerimonia di benvenuto e sistemano la sua residenza, ubicata vicino all’ aeroporto internazionale Toussaint Louverture.

Altri ripongono  le fotografie di "Titid", il soprannome di Aristide  l’ex governante  esiliato in Sudafrica da quando lo tolsero a forza dal potere  nel febbraio del 2004.

L’avvocato di Aristide, Ira Kurzban, ha dichiarato che il rientro avverrà "prima delle  elezioni", senza precisare date e nemmeno quando gli consegneranno il passaporto emesso la scorsa settimana dal governo haitiano, per permettere ad Aristide di tornare nella sua terra natale.

Kurzban ha anche chiesto  alle autorità d’adottare misure di sicurezza per Aristide che siano conformi alla protezione che la legge prevede agli ex presidenti del paese.

Aristide aveva dichiarato in pubblico il suo desiderio di ritornare ad Haiti per cooperare al recupero del settore dell’educazione seriamente colpito  dopo il terribile terremoto del gennaio del 2010.

Il prossimo 20 marzo si svolgerà la seconda giornata di elezioni ed in questa occasione  competeranno i due oppositori Mirlande Manigat e Michel Martell, ammessi dopo il conteggio dei voti, con forti pressioni degli Stati Uniti e della Francia, le due potenze  considerate responsabili dei moti che  provocarono l’allontanamento forzato di Aristide dal potere sette anni fa, e si oppongono al suo rientro in Haiti.

Il governo di Haiti ha emesso un passaporto diplomatico che permetterà all’ex presidente Jean Bertrand Aristide di ritornare in qualsiasi momento in questo paese.

 

Il documento ufficiale, concesso dal Ministero degli Interni, è stato approvato dal Ministero degli Esteri, dopo un sollecito dei rappresentanti legali dell’ex capo di Stato.

 

Come hanno indicato i giornali locali, Aristide, che risiede in Sudafrica dal 2004, quando fu vittima di un colpo di  stato, potrà ritornare quando lo desidererà.

 

L’ex presidente ha dichiarato le sue intenzioni di ritornare a Port au Prince per appoggiare la ricostruzione di questa nazione devastata parzialmente dal terremoto del gennaio del 2010. In una dichiarazione dello scorso 20 gennaio, Aristide ha chiarito che il suo unico interesse è collaborare per migliorare l’educazione.

 

Maryse Narcisse, portavoce di Aristide, ha detto che il suo ritorno potrà avvenire in qualsiasi momento.

 

La sua domanda d’attualizzazione del passaporto è avvenuta pochi giorni dopo il ritorno in Haiti dell’ex dittatore Jean Claude Duvalier,  che si trova in Haiti dal 16 gennaio.

 

Al suo ritorno, Baby Doc, come si conosce  Duvalier, è stato accusato per atti di corruzione,  occultamento di risorse e crimini di lesa umanità, commessi durate la sua amministrazione dal 1971 al 1986.

 

L’ex dittatore è ritenuto responsabile della morte di migliaia di persone, uccise dai detti  Tonton Macute, un corpo di repressione incaricato di frenare tutti coloro che si opponevano al suo regime.

 

Il ritorno di Aristide costituisce un altro fattore che potrebbe incrementare le tensioni politiche nel paese, dove il presidente René Preval conclude oggi il suo mandato, ma resterà in carica sino a che ci sarà un successore.

 

Dopo le discusse elezioni realizzate lo scorso 28 novembre  e una seconda giornata prevista per il 20 marzo, grazie ad una legge, estenderà la sua gestione per altri 90 giorni.

 

Haiti: c’è un piano statunitense per

impedire il ritorno di Aristide

 

26.01.11 - Sinay Céspedes Moreno  www.granma.cu

 

La Commissione Permanente di Mobilitazione di “Famiglia Lavalás”, la formazione politica dell’ex presidente haitiano Jean Bertrand Aristide, denuncerà oggi il governo statunitense, che, a suo giudizio, sta manovrando per  impedire il ritorno nel paese dell’ex capo di Stato.

 

I rappresentanti di questa istanza hanno organizzato una veglia davanti agli uffici dell’ambasciata degli USA, per chiedere a Washington di facilitare il ritorno di Aristide, in accordo con il quotidiano digitale Haiti Libera.

 

Familia Lavalás sostiene che la Casa Bianca deve intercedere adesso, così come fece quando si alleò alla Francia e al Canada per incentivare  il colpo di Stato contro  Aristide, nel febbraio del 2004.

 

"È naturale che gli Stati Uniti siano coinvolti nel suo ritorno, dato che sono stati i primi responsabili della sua rimozione come capo di Stato”, ha affermato Ansyto Felix, portavoce della Commissione.

 

I seguaci del deposto governante nell’occasione ricorderanno che la Costituzione Haitiana non riconosce l’esilio ed inoltre hanno criticato fortemente l’atteggiamento dell’ amministrazione nazionale, che ha permesso il ritorno pacifico a Port au Prence dell’ex dittatore Jean Claude Duvalier, dopo 25 anni d’assenza.

 

Duvalier è giunto in Haiti lo scorso 16 gennaio, proprio ora che si deve effettuare la seconda giornata delle elezioni presidenziali in questo impoverito paese.

 

Dopo il suo ritorno sono state presentate varie denunce contro di lui, per corruzione, appropriazione indebita di fondi e crimini di lesa umanità durante il suo mandato, che durò dal 1971 al 1986.

 

In una dichiarazione alla stampa, l’ex dittatore si è limitato ad affermare che vuole aiutare Haiti, e si è scusato con coloro che furono danneggiati durante il suo governo,  ma è stato fortemente criticato dai nazionali e dalle istanze straniere.

 

Rifiutano il rinnovo del passaporto

all’ex presidente Aristide

 

19.01.11 - Sinay Céspedes Moreno  www.granma.cu

 

Le autorità haitiane hanno negato il rinnovo del passaporto all’ex presidente Jean Bertrand Aristide per ritornare ad Haiti, paese sorpreso dalla visita inaspettata dell’ex dittatore Jean Claude Duvalier.

 

Brian Concannon, direttore dell’Istituto per la Giustizia e la Democrazia in Haiti, ha avvertito che con questo rifiuto terminano i meccanismi per un possibile ritorno di Aristide, in maniera legale.

 

Come ha affermato  l’avvocato, l’ex presidente ha il diritto di ritornare, ed ha criticato il fatto che all’ex dittatore Jean Claude Duvalier, che si trova a Porta au Prince da domenica 16, sì che gli hanno rinnovato il passaporto nel 2005. 

 

In un’intervista divulgata recentemente dal quotidiano  Haití Libre, Aristide ha affermato che ama il suo paese e vorrebbe ritornare.

 

L’Ex presidente, esiliato a forza  per un colpo di Stato nel 2004, ha responsabilizzato il governo degli Stati Uniti per il suo sequestro, che lo portò dapprima in Giamaica e poi in Sudafrica, dove vive ora con la sua famiglia.

 

Anche se manca de sei anni da Haiti, Aristide gode sempre di molte simpatie tra la popolazione, che in molte manifestazioni ha reclamato il suo ritorno.

 

Se tornasse nel paese, dove regna l’instabilità dopo le discusse elezioni  presidenziali avvenute il 28 novembre scorso, si potrebbe acuire la situazione interna. 

 

I risultati definitivi della votazione non sono ancora stati  annunciati e la presenza dell’ex dittatore Duvalier rende ancora più torbida la situazione politica nazionale.