Il traduttore si scusa per gli errori |
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Terrorismo mediatico
sul Washington Post Roger Noriega, socio di Posada e di Alpha 66, inventa una "rete terroristica" in Venezuela |
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23.03.11 -
Jean -Guy Allard www.granma.cubaweb.cu
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Roger Noriega, l’ex sotto segretario di Stato USA che ha ricevuto, nel 2003, al Dipartimento di Stato vari patrocinatori delle attività terroristiche di Luis Posada Carriles e organizzato, per il capo di Alpha 66, un colloquio con l'allora presidente George W. accusa su The Washington Post il presidente venezuelano Hugo Chavez, di dirigere " una rete terroristica" in America Latina.
Nella sua edizione di domenica 20 marzo, il quotidiano più influente della capitale degli Stati Uniti ha pubblicato un articolo dal titolo "Esiste una rete del terrore di Chavez alle porte degli Stati Uniti?" in cui l'ex alto funzionario di origine cubana, che si identifica con i circoli più violenti della mafia cubano-americana di Miami, richiama il presidente Barack Obama invita a vigilare su una presunta cospirazione tra il Venezuela ed l'Iran.
Roger Noriega, l'autore di tale prosa velenosi sul tema del terrorismo, è colui che gestito, nel la Casa Bianca di Bush figlio, il dossier del terrorista internazionale Luis Posada Carriles e bloccato tutte le accuse di terrorismo contro di lui.
Quando Posada è arrivato in territorio USA, nel 2005, fu lui che trasse in inganno la stampa circa la sua presenza nel paese.
Nel 2003, Noriega era già si incaricava del caso di Posada e dei suoi complici, detenuti per terrorismo, a Panama dopo il tentativo di assassinio contro Fidel Castro, nel 2000.
Posada allora fu oggetto, in Florida, di una intensa campagna per la sua liberazione, sia nei mezzi di comunicazione come nella sua rete di contatti politici, tali come l'attuale dirigente delle Relazioni Estere alla Camera dei Rappresentanti, l’estremista di destra Ileana Ros-Lehtinen.
Come parte di questa campagna, il 2 maggio 2003, Roger Noriega ricevette nelle sale dello stesso Dipartimento di Stato, senza alcuno scrupolo, Roberto Martín Pérez, Feliciano Foyo e Horacio García, tutti ex dirigenti della Fondazione Nazionale Cubano Americana (FNCA), che Posada ha pubblicamente proclamato "finanziatori" delle sue attività criminali.
Il 20 dello stesso mese, Noriega organizzò un incontro di George W. Bush, con 11 membri della estrema destra cubano-americana del sud della Florida, tra i quali si trovava nientemeno che Ernesto Díaz Rodríguez, capo del gruppo terroristico Alpha 66.
ALLINEATO CON L'ONDA ANTIARABA DI PETER KING
Nel suo articolo sul Washington Post, Noriega, usando la calunnia, la diffamazione e la menzogna con la perizia del suo goffo partner Otto Reich, ha formato un complotto in cui inventa riunioni segrete "nel complesso di Forte Tiuna", a Caracas, in cui mette come protagonisti "alti dirigenti" tanto di Hamas, Hezbollah e della Jihad Islamica palestinese.
Nell’onda anti-araba che soffia su Washington con l'attuale campagna razzista contro i musulmani che ha innescato un paio di giorni fa Peter King, il presidente del comitato per la Sicurezza della Patria della Camera dei Rappresentanti, Noriega arriva ad attaccare il ministro della Interni del Venezuela, Tarek El Aissami, per essere "di origine siriana".
L'ex alto funzionario selezionato da George W. Bush per la sua abilità ad ingannare e mentire, si è già dimenticato di come invitò, venerdì 10 ottobre 2003, Luis Zúñiga Rey, ex-capo della sezione paramilitare della FNCA, ad un cocktail nel Giardino delle Rose della Casa Bianca, dove ebbe un colloquio con il presidente sul caso Posada.
Posada fu graziato alcuni di mesi più tardi da Moscoso, presidente mafiosa di Panama, dopo gli interventi del Dipartimento di Stato e del rappresentante Lincoln Diaz-Balart.
Noriega fu il principale organizzatore, con Ileana Ros-Lehtinen e Otto Reich, nel novembre scorso, di una riunione fascista in pieno Campidoglio a Washington, dove si sono incontrato decine di golpisti, terroristi e cospiratori di tutti i tipi contro i paesi progressisti dell'America.
Gli attacchi di Noriega sponsorizzati da The Washington Post corrispondono alla campagna che sviluppano nel Campidoglio Ileana Ros-Lehtinen ed il suo incaricato per l’America Latina, Connie Mack, perché il Venezuela sia iscritto nella famosa lista degli "sponsor del terrorismo" in cui gli Stati Uniti dovrebbero occupare il primo posto.
IL GRANDE AFFARE DELLA LOBBY CON L'ESTREMA DESTRA
Roger Noriega, nelle sue stesse note biografiche, fu ambasciatore presso l'Organizzazione degli Stati Americani nel 2001-2003 e segretario di Stato aggiunto dal 2003 al 2005.
Ora è consulente, come buon funzionario in pensione che metallizzai suoi contatti nell’industria di lobbying e della corruzione, con la sua stessa ditta, Vision Americas LLC, in cui è associato con "un’altra stella dell’anticastrismo" l’ex dirigente della FNCA, Joseph R. Cárdenas, alias "Pepe".
Cardenas fu il capo dell'USAID per l'America Latina e ripartiva, fino alla fine del 2008, il denaro il denaro di quella agenzia in Honduras a gruppi anti-Zelaya.
Aiutami che ti aiuterò: Vision Americas LLC è stata poi contrattata dal dittatore Roberto Micheletti e dalla sua banda sotto la copertura della Associazione Honduregna Maquiladores "per appoggiare gli sforzi del settore privato honduregno per consolidare la transizione democratica" nel paese centroamericano.
Non vi è dubbio che l'articolo del Post è, al tempo stesso, il contributo di Noriega alle manovre anti-Chavez del clan Bush e un’auto promozione per l’affare del traffico di lobbying.
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