Lunedì, mentre Barack Obama si stava divertendo con i suoi amici
della Camera di Commercio statunitense, Hugo Chavez era occupato a
distribuire computer portatili ai bambini delle medie in una scuola
di Caracas. Dopo di che, il presidente venezuelano si è precipitato
in un impianto di distribuzione alimentare che mette a disposizione
110 milioni di dollari in cibi pre-confezionati per i poveri del
Venezuela. Infine, ha concluso il pomeriggio facendo un'apparizione
in uno dei molti cantieri dove sono in costruzione nuove case per le
vittime delle massicce inondazioni di gennaio. E' tutto per quanto
riguarda la giornata lavorativa di Hugo Chavez.
Mentre Obama si è rivelato essere il presidente più deludente
dell'ultimo secolo, Chavez continua a stupire con la sua volontà di
migliorare le vite dei comuni lavoratori. Per esempio, in soli
dodici anni, Chavez ha creato un fiorente servizio sanitario
nazionale pubblico con 553 centri diagnostici e strutture sanitarie
diffuse in tutta la capitale.
L'assistenza sanitaria è gratuita e da quando Chavez ha inaugurato
il programma Mision Barrio Adentro sono state effettuate 55 milioni
di visite mediche. In confronto al “misero” omaggio in denaro di
Obama al gigante americano HMO, che ha cercato di promuovere
l'assistenza sanitaria universale. Che bello scherzo.
Chavez ha anche aperto la strada ad un maggiore impegno e attivismo
politico mediante l'istituzione di oltre 30000 consigli comunali e
236 comuni, tutti incentrati nel far entrare il maggior numero di
persone nel processo politico e permettendo loro di portare avanti
il cambiamento. Negli Stati Uniti, le organizzazioni di base sono
state emarginate da leader di partito che prendono ordini da élite
ben celate che controllano entrambi i partiti. Da parte sua, Obama è
perfino meno interessato del suo predecessore George W.Bush a ciò
che i suoi sostenitori vogliono.
E cosa ha fatto Chavez per allentare la morsa delle imprese sui
media? Ecco cosa dice Gregory Wilpert nel suo articolo intitolato
“Una valutazione della rivoluzione bolivariana del Venezuela nei
suoi dodici anni”:
“Per quanto riguarda i media, i comuni venezuelani ora partecipano
alla creazione di centinaia di nuove radio comunitarie indipendenti
e di emittenti televisive in tutto il paese. I precedenti governi
perseguitavano i media comunitari, me adesso le istituzioni statali
li supportano attivamente – non con finanziamenti, ma attraverso la
formazione e l'avviamento degli impianti.
Secondo l'annuale i sondaggio di opinione Latinobarometro, che
consente un confronto con le altre democrazie in America Latina, la
combinazione tra una maggiore coesione e una maggiore partecipazione
ha portato ad una maggiore accettazione del sistema politico
democratico del Venezuela. Cioè, più venezuelani credono nella
democrazia rispetto ai cittadini di qualsiasi altro paese
dell'America Latina. L' 84% dei venezuelani dicono che “la
democrazia è preferibile a qualsiasi altro sistema di governo”.
(“Una valutazione della rivoluzione bolivariana del Venezuela nei
suoi dodici anni”, Gregory Wilpert, Venezuelanalysis.com)
La settimana scorsa Chavez si è unito alla lotta contro la Coca-Cola
partecipando ad una manifestazione di operai in sciopero nella città
di Valencia, che ospita il principale impianto di imbottigliamento
della Coca-Cola in Venezuela. Chavez ha deluso la Coca-Cola
affermando che se non vuole seguirne “la Costituzione e le leggi” il
Venezuela potrebbe “vivere senza di essa”.
Continua così Hugo, dì alla Coca-Cola di impacchettare la sabbia!
I 1300 lavoratori in sciopero stanno solo chiedendo un misero
aumento per far fronte alle loro maggiori spese, ma ovviamente ciò
diminuirebbe i profitti dell'azienda, dunque la Coca-Cola sta
combattendo le loro richieste da strozzini.
Riuscite ad immaginare uno scenario nel quale l' “amico degli
affari” Obama combatte una grande azienda?
La settimana scorsa Chavez ha annunciato che il suo governo avrebbe
speso altri 700 milioni di dollari per combattere il problema dei
senza-tetto e costruire altre 40000 abitazioni. Il presidente ha
intensificato i suoi sforzi da quando le inondazioni che hanno
devastato il paese all'inizio dell'anno hanno lasciato decine di
migliaia di persone senza riparo. Chavez è determinato a non
commettere gli stessi errori di Bush dopo l'uragano Katrina, quando
le vittime del disastro furono abbandonate a loro stesse
costringendo un terzo della popolazione di New Orleans a fuggire in
altre zone del paese per trovare rifugio.
E quale effetto ha avuto Chavez sull'economia venezuelana? Ecco
ancora Wilpert:
“Così come il governo di Chavez ha democratizzato il sistema
politico del Venezuela nel corso degli ultimi dodici anni, lo stesso
ha fatto con il suo sistema economico, sia a livello macro che
micro-economico.
A livello macro-economico ciò è stato ottenuto aumentando il
controlla statale sull'economia e smantellando il neo-liberismo in
Venezuela. Il governo di Chavez ha ripristinato il controllo statale
sul prima quasi autonomo settore del petrolio nazionale. Il governo
ha nazionalizzato i subappalti privati dell'industria petrolifera e
li ha integrati nella società petrolifera di Stato, garantendo così
ai lavoratori maggiori vantaggi e una retribuzione migliore. Ha
anche nazionalizzato le operazioni delle compagnie petrolifere
transazionali in modo che non potessero detenere più del 40% del
controllo di un determinato sito di produzione del petrolio.
Inoltre, il governo ha eliminato la pratica degli “accordi di
servizio”, in base ai quali le compagnie petrolifere transazionali
godevano di concessioni lucrative per la produzione di greggio. E,
cosa più importante, il governo ha aumentato le royalties
provenienti dalla produzione di petrolio dall'1% ad un minimo del
33%.
Nel settore non petrolifero il governo ha nazionalizzato
industrie-chiave (precedentemente privatizzate) in settori quali la
produzione di acciaio (Sidor), le telecomunicazioni (Cantv), la
distribuzione di energia elettrica (la produzione era già nelle mani
dello Stato), la produzione di cemento (Cemex), e ancora nel settore
bancario (Banco de Venezuela) e nella distribuzione degli alimenti (Éxito).”
(“Una valutazione della rivoluzione bolivariana del Venezuela nei
suoi dodici anni”, Gregory Wilpert, Venezuelanalysis.com)
Le persone sono quindi in condizioni finanziarie migliori con le
società di telecomunicazioni ed elettriche di proprietà privata come
la Enron (e gli altri pirati di Wall Street) o queste dovrebbero
essere trasformate in settori di pubblica utilità?
E riguardo al petrolio? La British Petroleum e la Exxon sono più
adatte a svolgere il loro compito rispetto al settore pubblico?
Per non parlare di quello bancario: vi sentireste più al sicuro con
lo zio Sam o Goldman Sachs?
Chavez ha ridotto drasticamente dimezzato il tasso di povertà, ha
abbassato la disoccupazione dal 15% del 1999 al 7% di oggi, e
ridotto le diseguaglianze al livello più basso di tutta l'America
Latina. In Venezuela le persone sono sempre più sane e vivono più a
lungo. Sono meglio retribuite e più impegnate politicamente. “L'84%
dei venezuelani dice di essere soddisfatto della propria vita, che è
la seconda percentuale più alta dell'America Latina.” E, indovinate
un po', Chavez sta rafforzando la sicurezza sociale e i programmi di
pensionamento, invece di cercare di distruggerli consegnandoli a
Wall Street sotto forma di conti privati.
Inoltre la generosità di Chavez non si è limitata al solo Venezuela:
è stato infatti il primo leader mondiale ad offrire aiuti sotto
forma di medicinali e alimenti alle vittime dell'uragano Katrina.
Provvede ancora a fornire carburante gratis per il riscaldamento ai
poveri del nord-est degli Stati Uniti. L'azienda Citgo di proprietà
venezuelana si è associata a Citizens Energy “ per fornire centinaia
di migliaia di litri di gasolio per il riscaldamento gratis e a
basso costo per le famiglie bisognose americane e rifugi per i
senzatetto negli Stati Uniti.” Afferma il presidente di Citizens
Energy Joseph P. Kennedy: “Ogni anno chiediamo alle maggiori
compagnie petrolifere e alle nazioni produttrici di petrolio di
aiutare i nostri cittadini più anziani e poveri a cavarsela durante
l'inverno e solo una società, la Citgo, e un Paese, il Venezuela,
hanno risposto ai nostri appelli”.
Proprio così. Nessun'altra compagnia petrolifera ha dato neanche un
solo misero centesimo in beneficenza. Dal 2005 Chavez ha fornito
oltre 170 milioni di galloni di petrolio per il riscaldamento.
Al contrario, Barack Obama non ha fatto nulla per i poveri, i
senzatetto, i comuni lavoratori o la classe media. E' stato di
un'incompetenza assoluta eccetto che per i più ricchi fra i ricchi.
Forse dovremmo scambiarlo con Chavez?
Vale la pena di provare.
Mike Whitney
Fonte: www.informationclearinghouse.info
Link: http://www.informationclearinghouse.info/article27431.htm
8.02.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di PASCAL SOTGIU
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