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Il traduttore si scusa per gli errori

 

 

La doppia misura USA per il Venezuela e Porto Rico

Caracas respinge le

dichiarazioni interventiste

 

 

19 febbraio 2011 - www.granma.cu

 

 

L’ALBA condanna l’intromissione d’Insulza nei temi del Venezuela

21.02 - O.Troya

 

L’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra América (ALBA), ha condannato l’intromissione del segretario generale della Organizzazione degli Stati Americani (OEA), José Miguel Insulza, nei temi interni del Venezuela.

Il meccanismo di cooperazione  regionale ha reclamato da Insulza, con un comunicato, che interrompa i suoi attacchi contro il governo venezuelano.

In accordo con il testo, l’ALBA condanna "nella maniera più ferma la condotta reiterata del Segretario Generale della OEA, d’interferire nei temi interni della Repubblica Bolivariana del Venezuela."

Inoltre ha segnalato che Insulza utilizza il suo incarico per contribuire alla strategia di una minoranza politica nazionale che cerca di negare l’esistenza di un’ istituzionalità democratica in Venezuela.

"La Segreteria Generale di un organismo internazionale regionale è un’istituzione al servizio degli Stati membri e, in nessuna  maniera, un arbitro od un tribunale di fronte al quel si devono discutere i temi di politica interna, aggiunge il comunicato.

I paesi membri dell’ALBA, e soprattutto quelli che formano parte anche della OSA, esigono da Insulza rispetto per l’istituzionalità democratica del Venezuela  ed hanno esortato le altre nazioni che fanno parte di questo organismo, con sede a Washington, a reagire di fronte a quello che costituisce una retrocessione ai tempi in cui la OSA era strumento del intervenzionismo e del colonialismo nel continente americano.

Questa settimana, Insulza, di nazionalità cilena, ha dichiarato che continua ad aspettare che il governo venezuelano lo autorizzi ad andare nel paese per verificare delle denunce di violazioni dei diritti umani.

L’ALBA è integrata da Cuba, Bolivia, Nicaragua, Dominica, San Vicente y las Granadinas, Ecuador, Antigua e Barbuda e Venezuela.

Il ministro degli Esteri venezuelano Nicolas Maduro, ha respinto le dichiarazioni interventiste del governo degli Stati Uniti sullo sciopero della fame condotto da una dozzina di studenti della destra, presso la sede OSA in Caracas.

 

Maduro ha respinto il comunicato del Dipartimento di Stato USA che sollecita il Governo venezuelano a permettere la visita di José Miguel Insulza, segretario generale dell'Organizzazione degli Stati Americani (OSA) nel paese ed esprimeva la preoccupazione "per la salute e il benessere" degli scioperanti .

 

"Questo è ciò che mancava, il governo statunitense s’immischia negli affari dei venezuelani, in materia che riguardano solo  i venezuelani", ha affermato Maduro.

 

Il Cancelliere ha spiegato che l’Esecutivo venezuelano "ha affrontato questa situazione in un modo rispettoso per non mettere a repentaglio la salute dei giovani studenti" che chiedono il rilascio di due deputati dell'opposizione, uno in attesa di giudizio per corruzione e un altro condannato per complicità in omicidio.

 

Inoltre, Maduro ha sferzato i commenti d’Insulza e ha detto che il funzionario cileno "sta travisando il ruolo che deve svolgere un coordinatore interno".

 

"La segretaria generale non è un vicereame, o qualcosa di simile, che governa tutti i paesi d'America e interferisce" ha detto in una dichiarazione  trasmesso dalla rete statale Venezolana de Television.