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Il traduttore si scusa per gli errori

 

 

Organizzazione socialista scalda

i motori per le elezioni del 2012

 

9 ottobre 2011 - Yolaidy Martinez Ruiz www.granma.cu

 

Il Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV) ha messo in marcia un progetto con lo scopo di garantire il trionfo elettorale del Presidente Hugo Chavez il 7 ottobre 2012, quando cercherà il suo terzo mandato. Tra il 6 agosto ed il 18 settembre, il governo ha realizzato un censimento interno per conformare le cosiddette “pattuglie”, come vengono denominate le organizzazioni di base che saranno responsabili di mobilitare le comunità al fronte dei comizi.

Il PSUV ha creato 12mila punti di indagine in tutto il territorio con lo scopo di attualizzare i dati di ognuno dei suoi membri e di costituire più di 60mila strutture di questo tipo.

Secondo i risultati annunciati, più di due milioni di affiliati si sono iscritti nelle file del tendone rosso, colore che identifica la principale formazione politica della nazione sudamericana.

“Questa preparazione di gruppi di avanguardia è uno degli elementi chiavi per creare le basi di un partito attivo e articolato con il popolo, che si crea per costruire il socialismo”, ha sottolineato Blanca Eekhout, integrante della Direzione Nazionale.

Queste unità, ha precisato, saranno formate da circa 10 e 20 militanti che si occuperanno anche dell’elaborazione del ruolo politico e di soddisfare i fabbisogni materiali degli abitanti nel loro raggio d’azione.

Una volta conclusa l’iscrizione, il PSUV realizzerà una serie di riunioni con l’obiettivo di delineare le azioni posteriori nei mesi successivi.

Prima del processo d’affiliazione, il PSUV ha messo in dibattito le Linee Strategiche d’Azione Politica con lo scopo di garantire la vittoria nei confronti elettorali, e dare continuità alla democrazia nel paese.

Il leader del gruppo, il Presidente Hugo Chavez, lo scorso 16 luglio ha ricevuto una relazione con il risultato delle discussioni e le proposte per creare quei punti nei mesi successivi, oltre alle iniziative di rinforzamento interno ed i progetti futuri.

Le linee strategiche propongono consolidare una militanza socialista vera, far diventare il PSUV un partito al servizio del popolo quotidianamente, ed in una piattaforma di costruzione e rinforzamento del potere popolare.

Pretendono, inoltre, potenziare la loro azione nella sfera internazionale per promuovere l’unione dei popoli; la formazione del Polo Patriottico, che unirà le forze rivoluzionarie del paese e per potenziare la capacità di convocazione e mobilitazione delle masse.

Su quest’ultimo punto, il vice presidente della Regione Centrale del PSUV, Aristobulo Isturiz, ha detto a Prensa Latina che il governo darà impulso al lavoro degli organi alternativi della stampa scritta, della radio e della televisione per contrastare le campagne d’opposizione, che cercano di dividere e creare impazienza nella popolazione.

A suo avviso, il ruolo dei mezzi di stampa è vitale per mantenere il popolo ben informato e divulgare ogni misura o la politica applicata dal Governo in ara di migliorare la qualità di vita dei venezuelani.

Il PSUV e i suoi alleati hanno già reso ufficiale la candidatura di Chavez per le elezioni dell’anno prossimo.

Inchieste di diverse tendenze politiche danno quasi il 60% d’appoggio dell’elettorato al mandatario, che ha annunciato la messa in marcia di una campagna denominata “Missione 7 ottobre” con lo scopo di garantire 10 milioni di voti nel suffragio.

L’opposizione prevede definire l’avversario di Chavez nelle primarie del febbraio prossimo, con più di una decina di candidati, tra cui i governatori Herrique Capriles (Stato di Miranda) e Pablo Perez (Stato di Zulia).

Indipendentemente da chi diventi rappresentante della Tavola Dell’Unità Democratica, che riunisce i gruppi di destra, il capo di Stato ha un ampio vantaggio secondo gli studi delle opinioni raccolte recentemente.

Per il direttore del Gruppo di Ricerca Sociale, Jesse Chacon, l’alto prestigio di cui gode Chavez nella preferenza dell’elettorato ha a che vedere con la sua politica inclusiva e gli sforzi per dar soluzione ai problemi sociali, soprattutto quello della casa.

L’accademico, ha fatto notare che le inchieste parlano della continuità durante il periodo di 17 mesi caratterizzati da una crescita di più di 1,5 punti riguardo l’appoggio al dignitario, che nel caso di mantenere questa tendenza positiva, avrebbe nel 2012 una popolarità al di sopra del 60 percento.

Rispetto all’opposizione, Chacon ha stimato che le differenze ideologiche, le lotte per gli interessi personali e la mancanza di un programma concreto di governo potrebbero mettere in retromarcia l’intenzione dei voti di quelle forze, con un 22% della prospettiva elettorale.

Oltre a garantire la vittoria di Chavez, il PSUV avrà come sfida quella di raggiungere la maggioranza dei governi e dei municipi, i cui comizi sono stati fissati tra il 16 dicembre 2012 ed il 14 aprile 2013.

Perciò, lo statista ha insistito nel bisogno di consolidare l’unione e l’organizzazione tra tutte le forze che difendono la continuità del processo di cambiamento vigente nella nazione sudamericana dal 1999, quando Chavez è arrivato alla presidenza.

“Dobbiamo superarci. Faremo una grande campagna, la grande unità della dignità nazionale, del Venezuela che pensa, che sente, che patisce, che soffre e desidera un cammino migliore”, ha detto recentemente, nell’esortare il PSUV ad intensificare il lavoro con gli indecisi.

Chavez ha commentato che è impegnato nel progetto di governo per i prossimi sei anni, il quale sarà la continuazione del primo progetto socialista nazionale ed includerà nuove iniziative di carattere sociale, economico, politico, nazionale, internazionale, energetico ed alimentare.

Nel frattempo, il tendone rosso scalda i motori per lo spiegamento delle sue forze a partire da novembre e per trasformare il partito in uno strumento di lotta al servizio del popolo.