Nuestra America |
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Organizzazioni sociali in El Salvador hanno protestato contro la visita di Obama E reso omaggio alla tomba di Monsignor Romero |
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24.03.11 - www.granma.cu
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Diverse organizzazioni, movimenti sociali, operai e studenti si sono concentrati ed hanno marciato per le strade di San Salvador protestando contro la visita ufficiale del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in questo paese centroamericano, e per esigere la legalizzazione dei milioni di immigranti che vivono negli USA, l’eliminazione del blocco contro Cuba e la liberazione dei Cinque.
I salvadoregni hanno condannato l’atteggiamento di Obama a favore della guerra contro la Libia ed altre nazioni in Medio Oriente ed hanno reclamato che non si spendano più risorse in armamenti, che si fermino gli interventi, gli attacchi e i bombardamenti contro il popolo libico.
Inoltre è stata effettuata una visita alla tomba di Monsignor Óscar Arnulfo Romero, simbolo della libertà di El Salvador e della difesa dei diritti umani.
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Proteste popolari accompagnano
il giro di Obama |
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21 marzo 2011 - www.granma.cu
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Centinaia di brasiliani hanno protestato contro la presenza del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in Brasile ed hanno reclamato l’eliminazione del blocco contro Cuba e la liberazione dei Cinque Eroi, ha informato PL.
I manifestanti hanno marciato per varie strade di Río de Janeiro con bandiere e Castelli, protestando per la visita di Obama e la politica nordamericana, e soprattutto per aver ordinato dal Brasile l’aggressione militare del suo paese e dei suoi alleati contro la Libia, hanno informato i mezzi stampa locali. Un numero indeterminato di manifestanti si è concentrato davanti al Teatro Municipale carioca, dove Obama ha pronunciato un discorso di 21 minuti, reclamando le stesse richieste.
Il senatore Eduardo Suplicy, del governante Partito dei Lavoratori (PT), che ha ascoltato il discorso nel Teatro Municipale, ha riferito al canale di televisione Globo News che, oltre agli elogi fatti al Brasile, gli avrebbe fatto piacere che Obama annunciasse la fine del blocco di Washington contro Cuba.
In Cile, studenti universitari hanno marciato a Santiago, domenica 20, assieme al collegio dei professori, con dirigenti del Partito Comunista e gruppi di difensori dei diritti umani, per dimostrare la loro contrarietà alla visita del presidente statunitense.
Vari gruppi studenteschi, includendo la Federazione degli Studenti dell’Università del Cile, si sono sommati alle manifestazioni di protesta, convocate dai comunisti cileni e dal sindacato dei professori, per protestare contro la presenza di Obama, che è appena giunto in questo paese oggi, lunedì 21.
"Yankee, go home"; "Obama, fuori dalla Libia e dall’America Latina"; "No al patto nucleare" e "L’ imperialismo sempre porta la morte", erano alcuni degli slogan che portavano in cartelli e gridavano i manifestanti, che inoltre hanno reclamato che chieda scusa per la partecipazione degli USA al colpo di Stato dell’11 settembre del 1973, ha indicato Notimex.
Obama è giunto in Cile oggi, lunedì 21, nell’ambito di un giro in America Latina, che ha già incluso il Brasile e terminerà mercoledì 23 in El Salvador.
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