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Il traduttore si scusa per gli errori 

 

 



Twitter, Facebook ed il Centro

di Fonti Pubbliche della CIA

 

 

 

26.11.11 - N.Garcia Iturbe giornalista del blog La pupilla insonne http://pl-it.prensa-latina.cu/

 

 

I mezzi moderni di comunicazione sono una benedizione per lo spionaggio della tappa attuale. La CIA vorrebbe che ogni persona nel mondo avesse un account in Facebook o in Twitter per potere ampliare la caratterizzazione e la conoscenza della stessa.


Che cosa è quello che questi strumenti proporzionano alla tenebrosa agenzia?

Quando lei apre il suo account informa su una serie di dati personali che non sono solamente il nome cognome e direzione. Per “facilitare” l'ampliamento delle sue relazioni e potere trovarsi con amici che non ha saputo nulla di loro dall'infanzia, deve informare sulla scuola dove studiò, i paesi che ha visitato, gusti personali, sport che pratica, tipo di letteratura che legge, tipo di musica, divertimento favorito e molte volte perfino il tipo di cibo che vi piace.

E non finisce lì questo tema, lei comincia a mettersi in contatto coi suoi amici, ed incominciano a tirar fuori le sue principali relazioni od i familiari. Lei scambia con loro messaggi, dove parla del suo lavoro, se è stato malato, la nascita di un nuovo membro della sua famiglia, il luogo dove ha trascorso le ferie, se pensa di traslocare, comprarsi un auto, un nuovo amico che ha, invia le ultime foto della famiglia o dei luoghi che visitò nelle vacanze, la nuova casa dove vive, se soffre di certe malattie, se ha terminato gli studi, la sua situazione economica ed altre interiorità.

Vi facilitano il contatto con persone che “vogliono essere suoi amici”, o che “hanno gusti o divertimenti simili ai suoi”, “persone che studiarono nella sua stessa scuola”, o che “lavorarono dove lei lavorò”, se lei li include nel suo circolo di amicizie, comincerà ad inviar loro messaggi ed a dare ancora più informazioni su di lei, il suo passato, aspirazioni, e compreso criteri e commenti su situazioni politiche, sociali ed economiche che si sviluppano nel suo paese o nel mondo.

Una vera benedizione che facilita il lavoro di caratterizzazione alla CIA e mette nelle sue mani un volume di informazione impossibile da ottenere per altri mezzi di intelligenza. Inoltre tutto ciò, è un’informazione che si dà nella fiducia che si rispetti “l’intimità” delle persone che si mettono in contatto, come se lei stesse parlando col suo migliore amico e raccontando delle cose che non vuole che nessuno sappia.

Quello che lei dica o informi, solamente lo conoscerà il suo migliore amico…. e la CIA.

Il Centro di Fonti Pubbliche della CIA (Open Source Center) si trova a McLean, in Virginia. È un edificio di mattoni, di vari piani, che non risalta dal resto delle edificazioni che lo circondano, molte di queste di caratteristiche simili. La differenza è che in questo edificio si intercettano più di 5 milioni di messaggi giornalieri che circolano per le reti di Facebook e Twitter.

Il Centro, con la direzione di Doug Naquin, sperimentato analista della CIA, conta con più di 800 impiegati, computer ad alta velocità, server di gran capacità per l'immagazzinamento di informazione, magnifici mezzi di comunicazione che non solamente gli permettono di ricevere le intercettazioni di Facebook e Twitter bensì inoltre altre che realizza l'Agenzia Nazionale di Sicurezza (NSA) considerando chiamate telefoniche, telefoni cellulari, messaggi letti alla radio, “chats” di Internet e traffico simile.

Questo centro conta su analisti sperimentati, quasi tutti parlano due lingue, alcuni tre. Esiste un gruppo di traduttori per quelle informazioni che si ricevono in cinese, arabo o un'altra lingua che regolarmente non è del dominio degli analisti. La maggioranza dei tecnici lavorano nel Centro hanno livello superiore e molti hanno avuto esperienza di vivere fuori dagli Stati Uniti, alcuni nel proprio paese sui quali stanno lavorando.

Un gruppo di lavoro dentro il Centro si occupa di monitorare la stampa scritta, televisiva e della radio, tanto locale come di paesi priorizzati. Questo gruppo studia anche le relazioni realizzate dagli organismi internazionali e quelli di altri Centri di Investigazione, su aspetti e situazioni che si è deciso facciano parte del seguito che devono realizzare.

Le informazioni che si ottengono per mezzo di queste fonti, se è possibile, devono essere verificate e se non è possibile informare della stessa come un allerta, spiegando che è pendente di una verifica.

Benché la maggioranza del personale si trovi in Virginia, un buon numero di questi analisti si trova in distinte ambasciate degli Stati Uniti, principalmente in paesi priorizzati, con l'obiettivo di essere più vicino alle realtà sulle quali devono informare. Quelli che si trovano nelle ambasciate lavorano facendo parte della Stazione della CIA esistente nella stessa e coordinano le loro necessità informative in forma tale che il Capo della Stazione e gli ufficiali diano priorità a queste coi loro agenti rispetto alle altre relazioni che investigano.

I risultati informativi del Centro si incorporano alla relazione giornaliera (Daily Intelligence Briefing) che l'ufficio del Direttore di Intelligenza Nazionale invia al presidente Obama.

Quando il presidente, in alcuno dei suoi discorsi, parla di situazioni che sono state messe a priori, il Centro si mette in allerta per fare una diagnosi per mezzo di Facebook, Twitter ed Internet della reazione delle sue parole e lo informano il giorno dopo.

Se vogliano fargli arrivare qualche messaggio ad Obama, sappiamo già dove inviarlo.