IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI |
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I difensori dei viaggi a Cuba in carovana a Miami |
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11 luglio 2011 -
Jorge V. Jaime www.granma.cu
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Una carovana di 120 veicoli ha percorso le principali strade di Miami, in Florida, ed ha raggiunto l’ufficio del congressista Mario Díaz-Balart per protestare contro i piani di limitazioni dei viaggi a Cuba.
Questa mobilitazione pacifica è stata convocata e guidata dall’associazione delle Donne Cristiane in Difesa della Famiglia e dell’Alleanza Martiana, oltre che da una decina di ONG’s, che operano in questo paese, come ha confermato l’attivista Andrés Gómez in una conversazione telefonica con Prensa Latina.
Il fondatore della Brigata Antonio Maceo ha criticato che Díaz Balart voglia rendere vigenti di nuovo le restrizioni imposte nel 2004 dall’allora presidente George W. Bush e revocate nel 2009 da Barack Obama.
Gómez ha detto che la carovana è partita a mezzogiorno di sabato 2 dall’Avenida 84 e Calle 14, a Miami, ha percorso circa 20 KM sino agli uffici di Díaz Balart, figlio di un cubano e rappresentante per il 21º distretto del Congresso, nella Florida.
"L’Associazione delle Donne Cristiane in Difesa della Famiglia, appoggiata dalle altre organizzazioni dell’emigrazione cubana a Miami, che integrano l’Alleanza Martiana, convoca tutte le persone di buona volontà della nostra comunità”. si leggeva il giorno prima della manifestazione in manifesti e volantini.
"La carovana di auto di sabato 9 luglio è contro la pretesa del congressista Díaz-Balart di reimporre le nefaste restrizioni di viaggi stabilite nel 2004 da Bush e revocate da Obama", dice il testo diffuso.
Il giornalista cubano residente a Miami ha precisato che una delegazione dell’ Associazione delle Donne Cristiane in Difesa della Famiglia si è imposta come meta la consegna al dipartimento di Díaz-Balart di una lettera, per informare della nostra forte opposizione alle restrizioni dei viaggi.
“Queste limitazioni dei viaggi ci proibiranno di nuovo di vedere e aiutare i nostri cari in Cuba. Più di 300000 cubani e cubane hanno viaggiato a Cuba dalla fine delle proibizioni dei viaggi del 2009, e decine di migliaia lo faranno quest’estate” ha detto Gómez.
“Abbiamo l’obbligo morale per le nostre famiglie qui e in Cuba, di lottare perchè si mantenga il nostro fondamentale diritto di viaggiare a Cuba come facciamo oggi, senza restrizioni”.
All’inizio di quest’anno il governo federale degli USA ha annunciato una riduzione delle restrizioni dei viaggi e delle rimesse per Cuba per permettere a studenti e gruppi religiosi di visitare Cuba, come aveva informato la Casa Bianca in un comunicato, ed è stata consegnata a università e organizzazioni religiose l’autorità di patrocinare viaggi a Cuba, senza necessità d’ottenere un’autorizzazione precedente dell’ufficio federale per il controllo dei beni stranieri.
Per frenare l’incremento delle visite alle famiglie durante il mandato di Obama, Díaz-Balart ha inserito un emendamento al Progetto di Legge dei Servizi Finanziari dell’anno fiscale 2012.
Secondo il legislatore, la sua opinione riflette quella del 90% della comunità cubano-americana, ma senza dubbio le cifre dei viaggi a L’Avana contraddicono queste dichiarazioni.
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