IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI |
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Un libro sul blocco USA contro Cuba |
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8 agosto 2011 - Nubia Piqueras Grosso www.granma.cu
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Il tema del libro, che il professore francese Salim Lamrani presenterà prossimamente nel suo paese, è rappresentato da una analisi storica e giuridica delle sanzioni politiche, economiche e commerciali applicate dagli Stati Uniti nei confronti di Cuba.
Durante un’intervista esclusiva rilasciata a Prensa Latina, in occasione della sua recente partecipazione all’Incontro dei coordinatori della Rete in Difesa dell’Umanità tenutosi in Cuba, lo studioso francese ha definito il blocco come la ¨rete¨ più sviluppata, sofisticata e lunga che sia mai stata adoperata contro un paese.
Il titolo del libro, che verrà presentato presso la sede del quotidiano L´Humanitè, il prossimo settembre, è : ¨Le sanzioni economiche degli Stati Uniti contro Cuba, una prospettiva storica e giuridica¨.
Il prologo è di Wayne Smith, ex capo dell’Officina di Interessi degli Stati Uniti all’Avana, ed il primo capitolo ripercorre le relazioni bilaterali tra i due paesi dal 1960 all’attuale amministrazione di Barack Obama.
L’opera tratta anche il tema dell’impatto del blocco sulla salute pubblica cubana, la natura extraterritoriale di tali misure e l’opposizione da parte della società civile statunitense al mantenimento di una politica ostile nei confronti dell’Isola.
Lamrani, giornalista e professore presso le università París-Descartes e París-Est Marne-la Valleé, ha spiegato come le relazioni tra Stati Uniti e Cuba, non possono essere spiegate a partire dalla guerra fredda, anche se questa fu la retorica politica adoperata da Washington dal 1959 al 1989.
Gli Stati Uniti pretendevano un indennizzo ¨monetario, adeguato e rapido, accettato dal resto dei paesi coinvolti, compresi quelli europei.
In realtà, con il venir meno dell’antica Unione Sovietica, si produsse un inasprimento di tali politiche ostili, con l’applicazione delle leggi Torricelli e Helms-Burton, che dimostrò l’infondatezza delle giustificazioni pubbliche del governo statunitense.
L’autore ha citato un documento non più segreto del Consiglio di Sicurezza degli Stati Uniti, datato 23 dicembre del 1958, che riporta le parole di Allan Dulles, a quel tempo direttore della CIA, che affermava : "Dobbiamo impedire la vittoria di Castro".
Un’analisi delle nazionalizzazioni avvenute nei primi anni della Rivoluzione cubana, alla luce del diritto internazionale, ha escluso un’azione legale, fatto accettato anche dal resto dei paesi coinvolti, compresi quelli europei.
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