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Il traduttore si scusa per gli errori

 

Patriottica marcia

 

degli studenti
 

Davanti al monumento dedicato agli otto studenti di Medicina, sono state poste corone di fiori di Fidel e di Raúl, degli studenti, della UJC e di altre istituzioni

 

 

28 novembre 2011 - www.granma.cu  Lisandra Fariñas Acosta

 

 

Nella storica Scalinata dell’Università de L’Avana, studenti di tutte le facoltà della capitale si sono riuniti, domenica 27, per realizzare la tradizionale marcia d’omaggio e commemorazione del 140º anniversario della fucilazione degli otto studenti di medicina uccisi dal regime colonialista spagnolo.

 

Foto: José M. CorreaPiù di 15.000 giovani hanno marciato per Calle San Labaro, sino al monumento elevato a la Punta, per rendere omaggio ai martiri, dopo le parole di Lisara Corona Oliveros, studentessa del sesto anno di Medicina e vicepresidentessa nazionale della Federazione Studentesca Universitaria (FEU), che ha incitato tutti i presenti ad esigere il ritorno dei Cinque Eroi cubani, ingiustamente condannati dai tribunali nordamericani.

 

“Marciamo dimostrando l’appoggio al nostro Partito Comunista, che nei prossimi mesi effettuerà la sua conferenza, per continuare a costruire e perfezionare il cammino della nostra Rivoluzione”, ha esortato la giovane dirigente studentesca.

 

Guidati dalla Facoltà di Medicina la FEU e la Federazione degli Studenti Medi - FEEM - i giovani cubani, con il sostegno dei loro professori, hanno appoggiato la causa degli studenti latinoamericani che reclamano un’educazione di qualità per tutti.

 

Hanno accompagnato gli studenti in marcia, i membri del Burò Politico, Mercedes López Acea, prima segretaria del Comitato Provinciale del Partito a L’Avana, Miguel Díaz-Canel, ministro d’Educazione Superiore, Olga Lidia Tapia Iglesias, membro della segreteria del Comitato Centrale del Partito, Ena Elsa Velázquez Cobiella e Roberto Morales Ojeda, titolari d’Educazione e Salute, rispettivamente; Liudmila Álamo Dueñas, prima segretaria della Unione dei Giovani Comunisti e Yamilé Ramos Cordero, presidentessa nazionale dell’Organizzazione dei Pionieri José Martí, tra i vari dirigenti.

 

Ugualmente hanno partecipato alla marcia membri dell’Associazione dei Combattenti della Rivoluzione Cubana, dell’Associazione Abakuá, dell’Associazione Hermanos Saíz e integranti delle brigate studentesche che hanno fondato la Milizia universitaria.

 

La Scalinata accoglierà di nuovo

l’inizio della marcia studentesca

 per raggiungere La Punta, davanti al Monumento degli otto studenti di medicina ingiustamente fucilati 140 anni fa

 

 

26 novembre 2011 - www.granma.cu

 

La Scalinata accoglierà di nuovo l’inizio della marcia studentescaI giovani cubani ratificheranno domani domenica 27 novembre la loro vocazione indipendentista, rivoluzionaria quando alle 9 di mattina marceranno per la calle San Lázaro, dalla Scalinata dell’Università e sino al Monumento agli Otto Studenti di Medicina alla Punta, per render omaggio ai quei giovani che 140 anni fa, nel 1871, furono fucilati ingiustamente dal colonialismo spagnolo.

 

Questo omaggio rappresenterà la voce degli studenti cubani per i valori di giustizia, umanità e patriottismo che hanno guidato le diverse generazioni di giovani e che oggi riaffermano il loro sostegno a Cuba, alla sua Rivoluzione e al suo popolo, in mezzo alle trasformazioni che si vivono.

 

Giovani che sono fucine
 

 

 

25 novembre 2011 - Ana María Domínguez Cruz www.granma.cu

 

 

 

A sole 72 ore dal 140º anniversario dell’ingiusta fucilazione degli otto studenti di medicina, è stata scoperta una targa nella Fragua Martiana, che rende omaggio a quei giovani e ad altri 31 che furono condannati ai lavori forzati nelle cave di San Lázaro.

 

I dottori Gustavo Cobreiro, rettore dell’Università de L’Avana, e Jorge González, rettore della Facoltà di Medicina, hanno scoperto la Targa nella vecchia sezione nota come “La Crolla”, dove anche Martí fu condannato per i suoi ideali indipendentisti.

 

La cerimonia è stata presieduta dal dottor Armando Hart Dávalos, direttore dell’Ufficio del Programma Martiano.

 

José Miguel Márquez Fariñas, bisnipote di Teodoro de la Cerra y Diepa, uno degli studenti vittime delle vessazioni dell’epoca, ha ricordato i fatti sanguinosi del 27 novembre del 1871, quando otto innocenti furono condannati arbitrariamente per punire coloro che esprimevano il loro scontento con la metropoli spagnola.

 

“Che differenza esiste tra le azioni criminali del corpo dei Volontari di Cuba del 1871 e gli squadroni della morte che oggi sono strumenti di oligarchie nazionali in America Latina, o quelle dei gruppi terroristici che hanno organizzato l’attentato dell’aereo della Cubana de Aviación a Barbados, e che ancora si commettono contro Fernando, René, Ramón, Gerardo e Antonio? Solo il tempo trascorso: tutto è lo stesso!”, ha commentato Márquez. Fariñas.

 

José Francisco Cuza, vicepresidente de la FEU nell’Università de L’Avana ha riaffermato la posizione della gioventù cubana in relazione a quella triste pagina della storia cubana ed ha assicurato che: “La scalinata dell’Università, domenica 27, accoglierà nuovamente i suoi figli per inondare quelle strade che in altri tempi furono inondate di sangue, con l’ottimismo e l’effervescenza rivoluzionaria che ci caratterizzano”.

 

Ángel Laborde, Anacleto Bermúdez, José de Marcos Medina, Juan Pascual Rodríguez, Alonso Álvarez de la Campa, Eladio González, Carlos Augusto de la Torre y Carlos Verdugo — che non era nemmeno nella capitale nei giorni dei fatti, morirono per il mondo ma nacquero per la gloria, come si legge nella targa scoperta.