Il traduttore si scusa per gli errori |
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Julio, di ritorno al II Fronte |
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7 novembre 2011 - Yaima Puig Meneses www.granma.cu
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Il Generale Julio Casas è tornato al II Fronte Orientale Frank País. Le sue ceneri riposano già con i compagni di lotta che per più di mezzo secolo lo hanno visto crescere al fragore di tante battaglie.
Lassù, nell’impressionate mausoleo custodito dal paese di Mayarí Arriba e dalle colline di Mícara, poco prima delle 8.30 della mattina di sabato 5 novembre, è iniziata la cerimonia d’inumazione dei suoi resti mortali. Lì il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz ha aspettato i familiari che portavano l’urna con le ceneri dell’indimenticabile amico e combattente.
Dicono che l’alba da queste parti è sempre accompagnata da una fitta nebbia e questo giorno non è stato un’eccezione.
Così il II Fronte ha salutato il grande capo militare, pianificatore e organizzatore, l’attento amministratore, il militante disciplinato, il coraggioso educatore e l’uomo integro che è stato il Generale di Corpo d’Esercito Julio Casas Regueiro, la cui condizione di Eroe della Repubblica di Cuba e di Eroe del Lavoro della Repubblica di Cuba, riassume tutto.
Il Mausoleo è restato in silenzio. Rimbombavano i passi marziali del combattente delle unità di cerimonia delle FAR, che ha trasportato l’urna sino ad una piccola sala in cui brucia la fiamma eterna dedicata agli Eroi e dove Raúl, con i familiari e un piccolo gruppo d’invitati, gli ha reso omaggio, prima di trasferire l’urna alla sua nicchia.
L’ultima guardia d’onore è corrisposta ai Generali di Corpo d’Esercito Abelardo Colomé Ibarra, ministro degli Interni e a Leopoldo Cintra Frías, Álvaro López Miera e Joaquín Quintas Solá, viceministri delle Forze Armate Rivoluzionarie.
Pochi minuti dopo le corone di fiori e i cuscinetti con le decorazioni e le medaglie sono stati trasportati dall’entrata del Mausoleo sino al cuore del complesso Monumentale dove si trovano le nicchie su un porta-munizioni d’artiglieria.
Nella spianata aspettavano gli abitanti del II Fronte, integranti delle Forze Armate Rivoluzionarie, dirigenti del Partito e del governo della provincia e del municipio, che sono giunti sino qui a nome del popolo cubano per salutare Julio Casas, morto lo scorso 3 settembre.
L’intimo gruppo rimane alcuni minuti di fronte alla nicchia dove i presenti depositano rose bianche. Raúl resta con i familiari, non si è s separato da loro neanche un attimo.
Ancora un saluto militare, il silenzio... e alcune lacrime.
La quiete viene interrotta dalla marcia per la rivista delle truppe, con la rappresentanza dei tre eserciti: l’Orientale, il Centrale e l’Occidentale.
La nebbia copre ancora le rosse piante di caliga che distinguono il Mausoleo e ricordano il sangue sparso dai nostri patrioti.
In fondo, sulla cima della montagna, le 78 palme che sono simbolo della stessa quantità di uomini che, provenienti dalla Sierra Maestra, fondarono il II Fronte Orientale nel 1958, erette come un colonna di guerriglieri per custodire i nostri Eroi.
È impossibile dimenticare tanta storia, la sua eccelsa cubanità, il suo amore infinito per la Patria, la su modestia, la sua dedizione senza macchia, la sua miscela di uomo esigente e tenero... e così è giunto oggi anche l’altro Julio Casas, il marito, il padre, il nonno, l’amico... colui che conosciamo poco perchè lui volle che si raccontasse poco.
“Bastava guardarlo negli occhi per comprendere quello che stava provando”, ricorda suo figlio Julio. “Con lui non c’erano frasi fatte, nè simulazione e nemmeno era necessario che dícesse ‘ti vogliobene’, perchè lo ha sempre saputo dimostrare. Molte volte mi sono chiesto come trovava il tempo, tra tanto lavoro quotidiano, per conoscere anche i nostri più piccoli dettagli, per cercare il miglior momento in cui si potesse stare tutti insieme...”
E così il II Fronte ha accolto ancora una volta quel valoroso stratega che fu Julio Casas Regueiro, che non per azzardo, divenne per la Rivoluzione uno di questi uomini imprescindibili.
Per il sentiero centrale del Mausoleo avanza il piccolo gruppo sino al laterale destro dove sarà depositata l’urna da suo figlio Julio. La cornetta suona il Silenzio, poi la banda musicale suona l’Inno Nazionale, le cui vibranti note si mescolano alle 21 salve di artiglieria che fanno tremare le montagne del II Fronte, per salutare con i più alti onori chi è stato considerato un uomo austero, lavoratore instancabile, esigente e nello stesso tempo giusto e umano.
Inumate le ceneri del Generale di
Corpo d’Esercito Julio Casas Regueiro
La mattina di sabato 5 novembre si è svolta nel Mausoleo del II Fronte Orientale “Frank País” la cerimonia militare d’inumazione delle ceneri del Generale di Corpo d’Esercito Julio Casas Regueiro, Eroe della Repubblica di Cuba, Eroe del Lavoro della Repubblica di Cuba, membro del Burò Politico, Vicepresidente del Consiglio di Stato e Ministro delle Forze Armate Rivoluzionarie.
La cerimonia è stata presieduta dal Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, con la presenza dei familiari di Casas Regueiro, del Vicepresidente del Consiglio di Stato e del Ministro degli Interni, Generale di Corpo d’Esercito Abelardo Colomé Ibarra e degli altri capi principali, dei generali delle FAR, dirigenti del Partito e del Governo, una rappresentazione della popolazione del municipio II Fronte e vari combattenti dei tre eserciti.
La cerimonia sarà trasmessa dalla televisione nazionale alla conclusione del telegiornale della sera di lunedì 7.
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