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Il traduttore si scusa per gli errori

 

 

Gli Stati Uniti autorizzarono l’uso

 

del napalm a Playa Girón

 

16 agosto 2011 - www.granma.cu

 

 

Documenti segreti recentemente divulgati rivelano che le autorità statunitensi autorizzarono l’uso del napalm contro bersagli militari e per proteggere l’area destinata allo sbarco dell’invasione a Bahía de Cochinos, che terminò poco più di 50 anni fa con la prima sconfitta dell’imperialismo in America.

 

I documenti hanno anche rivelato come un operatore della CIA sparò per errore contro i suoi stessi piloti durante l’aggressione che pretendeva di eliminare la Rivoluzione cubana.

 

Gli USA hanno reso pubblici, in questo mese, tutti i cinque tomi - meno uno - che contengono la versione ufficiale della CIA sul fallito attacco contro il Governo guidato da Fidel Castro, ha riportato AP.

 

La diffusione ha risposto alla domanda giudiziaria presentata nell’aprile scorso dal Archivio di Divulgazione della Sicurezza Nazionale, un’entità indipendente che ha appena diffuso i documenti recuperati.

 

All’inizio le autorità degli USA avevano avuto dubbi sull’uso del Napalm, perchè avrebbe causato preoccupazione e indignazione tra il pubblico, indica uno dei documenti.

 

Ma al secondo giorno di combattimento, l’idea era stata cancellata a favore di qualsiasi cosa potesse rovesciare la situazione in Cuba a favore delle forze della brigata mercenaria.

 

Pochi anni dopo, l’uso del napalm caratterizzò la scalata nordamericana contro il popolo del Vietnam e inflisse gravi danni tra la popolazione civile. Il mondo si scandalizzò per i criminali bombardamenti al napalm e il lancio di fosforo bianco.

 

Gli aerei B-26 pilotati da esiliati cubani furono camuffati per far sì che sembrassero aerei militari cubani e l’inganno funzionò anche per gli aggressori.

 

L’operatore, Grayston Lynch, ha ricordato d’aver sparato a quegli aerei dalla sua nave, vicino alla costa cubana.

 

“Poi avvisai i piloti esiliati di restare lontani dai nostri, perchè non potevamo differenziarli dagli aerei di Castro”, ma ha poi segnalato che i bombardieri B-26 non avevano seguito i suoi avvisi.

 

“Così abbiamo finito per sparare a due o tre di loro”, ha aggiunto.